Il carrier giapponese Softbank, unico distributore ufficiale del telefono di Cupertino nel paese del Sol Levante ha reso noti ieri i prezzi iPhone 3G: la versione da 8GB costerà 23,040¥ (138€), mentre la versione da 16GB verrà venduta a 34,560¥ (206€). L’abbonamento mensile partirà da un minimo di 7280¥, ovvero 43€ e nella tariffa saranno ricompresi anche una flat dati e le chiamate gratuite verso altri clienti Softbank.
Un recente sondaggio (basato a dire il vero su una rilevazione e su un campione discutibili) condotto in Giappone da iShare aveva mostrato che circa il 91% degli utenti non era intenzionato ad acquistare un’iPhone 3G. La ricerca era stata condotta prima che Steve Jobs lanciasse il nuovo modello di melafonino e dunque anche prima che SoftBank presentasse questi piani tariffari e proponesse questi prezzi. Saranno i risultati di vendita a dirci quanto fosse esatto quel sondaggio.
Grazie ad iPhone Softbank spera di rubare clienti alla concorrente NTT DoCoMo, il carrier che domina il mercato giapponese con i suoi 50 milioni di clienti e che inizialmente sembrava dovesse essere l’operatore designato per la distribuzione di iPhone 3G. Nonostante Softbank sia l’unico licenziatario per la distribuzione di iPhone 3G nel paese nipponico, secondo quanto riportato dalla Reuters la DoCoMo non si darebbe per vinta e punterebbe comunque ad un accordo tardivo con Cupertino.
Anche i precisi e organizzatissimi giapponesi di Softbank non hanno ancora a disposizione indicazioni precise sulla quantità di dispositivi disponibili per la vendita. I carrier nostrani, supponiamo per lo stesso motivo, hanno però preferito non rivelare ancora nulla sulle possibili tariffe Le indiscrezioni più recenti suggerirebbero la possibilità che Vodafone possa lanciare alcune offerte speciali per lo sfruttamento delle funzionalità internet del melafonino anche da parte di quegli utenti che dovessero scegliere di acquistare la versione ricaricabile di iPhone 3G. Al momento non pensiamo sia il caso di raccogliere e riportarvi questi rumors e preferiamo aspettare le conferme ufficiali degli operatori per informarvi quanto prima possibile con notizie certe e non solo con supposizioni che potrebbero anche rivelarsi inesatte.
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