Uno sguardo al servizio iWork.com – parte prima

di Redazione 4

Al MacWorld del 6 gennaio scorso la parte del leone è indubbiamente stata fatta dalla presentazione delle nuove versioni delle due suite software di Apple: iLife e iWork.

All’interno della presentazione di Phil Schiller ha trovato spazio anche l’introduzione di iWorks.com, un nuovo servizio online legato al trio PagesKeynoteNumbers.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e iniziamo dicendo che cosa iWork.com non è. Non si tratta infatti di un clone della suite online di Google: Docs.

Mentre Google Docs infatti è uno strumento completo, per quanto limitato, che permette di creare e modificare documenti online, iWork.com si occupa solo dell’aspetto che riguarda la condivisione dei documenti e deve essere inteso come un’estensione di iWork su internet e non come un pacchetto a sé stante.

Con iWork.com è possibile aggiungere note ai documenti, così come scaricarli in formato PDF o Microsoft Office, oltre che al formato nativo e funziona più che altro come visualizzatore, permettendo anche sui normali computer con Windows di aprire i files della suite da ufficio di Apple, ad esempio, allo scopo di mostrare una presentazione di Keynote.

Certo, iWork.com, in quanto servizio online, riporta alla mente il delirante avvio di MobileMe. Tuttavia Apple ha dimostrato di avere imparato dai suoi errori ed è corsa ai ripari, sostanzialmente in due differenti modi.

Il primo è che iWork.com non è una soluzione complessa e ambiziosa come quella di MobileMe: si vuole fare una sola cosa, ma bene, senza problemi. Una cosa che, secondo gli standard di Apple, semplicemente funzioni.

Non è detto che sarà sempre così, ovviamente. C’è sempre tempo per aggiungere nuove caratteristiche a un prodotto che è già stabile e ben funzionante.

Il secondo punto è che Apple non l’ha proposta al pubblico come un prodotto a pagamento (anche se in futuro probabilmente lo diventerà), ma come una beta pubblica. In questo modo ogni utente capisce che se la usa può andare incontro a dei problemi perché il software è ancora in fase di sviluppo.

Vedremo nella puntata di domani come funziona in dettaglio la condivisione di un documento utilizzando questo servizio.

 

[Via | AppleInsider]

Commenti (4)

  1. I <>?!? Ma come, da quando i PC sono normali?? :D

  2. I “normali computer con windows”?!? Ma come, da quando i PC sono normali?? :D

  3. @ Edoardo:
    Sai… dobbiamo essere diplomatici… ma se vuoi puoi leggere quel “normali” come “banali”… :-D

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