Apple, Remote App e la mentalità da start-up

di Redazione 5

Se siete soliti utilizzare Remote per controllare la vostra libreria iTunes su Mac direttamente da iPhone, vi sarete probabilmente accorti che l’applicazione non viene aggiornata da una vita. Per la precisione l’ultimo update risale al novembre 2009, quando venne aggiunta, fra le altre cose, la compatibilità per iTunes 9.

Noncuranza da parte di Apple, o volontà di non proseguire lo sviluppo dell’applicazione? Niente di tutto ciò: secondo Sachin Agarwal, CEO di Posterous, l’attuale “stato di abbandono” in cui  giace Remote è la testimonianza dell’approccio da start-up che Apple continua ad utilizzare per la gestione dei team di lavoro per i progetti interni all’azienda. Con tutti i pro ed i contro che ne derivano.

Agarwal ha svelato che il motivo per per cui Remote non viene aggiornata da così tanto è che l’unica persona preposta all0 sviluppo, un ingegnere suo amico, è attualmente impegnata in un altro progetto all’interno dell’azienda. Avete capito bene: non esiste un “team Remote”. Una delle app Apple più scaricate ed utilizzate sull’iPhone è sviluppata e seguita da un solo ingegnere.

“Apple non crea team ampi per lavorare su tutti i prodotti.” scrive il CEO di Posterous. “Al contrario, assume poche persone, molto dotate, che possono lavorare su progetti differenti ed essere spostati alla bisogna.
Un giorno puoi trovarti a lavorare alla app Remote e il giorno dopo puoi essere trasferito ad un altro progetto che ha bisogno del tuo aiuto”.

E’ questo il meccanismo “da grande start-up”. Il sistema permette ad Apple di focalizzare al massimo l’attenzione e lo sviluppo su ogni prodotto. La maggior parte degli ingegneri “sa fare un po’ tutto” e può lavorare a progetti diversi a seconda di quale progetto debba essere completato per primo. I risultati dell’efficacia di questo sistema sono sotto gli occhi di tutti.

Uno degli aspetti negativi di questo metodo (negativo a seconda dei punti di vista) è che dall’esterno può creare una falsa percezione dell’attenzione che Apple dedica ad alcuni dei progetti futuri e alla gestione di quelli esistenti. In piccolo il presunto abbandono della app Remote, in grande le eccessive lamentazioni che si sono lette ultimamente sulla morte di Mac OS X, innescate da un WWDC particolarmente iOS-centrico. E’ chiaro che le forze negli ultimi mesi sono confluite sulla finalizzazione di iOS 4, il grande progetto a breve termine, e che Mac OS X 10.7 è stato messo relativamente da parte per poter lanciare il nuovo OS mobile.

L’applicazione di questo metodo, che pure non è la regola assoluta (per i progetti maggiori vi sono divisioni specifiche), è resa possibile dalla fortissima integrazione fra i sistemi software dei dispositivi Apple. Per Microsoft, dove la suddivisione in team particolarmente spinta e settorializzata ha portato a vere e proprie battaglie di campanile all’interno dell’azienda, sarebbe comunque impensabile una strategia di organizzazione del lavoro di questo genere, anche qualora ai piani alti vi fosse la volontà di andare in  questa direzione.

Commenti (5)

  1. Ma… perchè dovrebbero aggiornare per forza Remote? Io la uso sempre e va benissimo così… Che cacchiata è?

  2. @ poiz:
    Una versione compatibile con iPad sarebbe molto gradita! Lo hanno già fatto per iDisk, potrebbero aggiornare Remote e Gallery… Forse a questo punto dovrei dire “potrebbe”, trattandosi di singolo individuo… ;-)
    In merito alla metodologia di lavoro, come giustamente sottolinea Camillo, i risultati sono ben visibili; responsabilizzare le persone (dopo averle scelte con cura ovviamente…) paga sempre…

  3. Marcello dice:

    paga sempre…

    si e aggiungerei che Apple probabilmente li paga bene gghghghgh

    scherzi a parte, grazie per l’interessante articolo! Non avevo ben idea di come funzionasse Apple a livello propriamente organizzativo. Sicuramente è un metodo di lavoro molto all’avanguardia, rispetto alla concezione generale di conduzione aziendale per società di questo calibro.

  4. l’idea di usare iPhone come telecomando è sicuramente ottima ma mi sembra sprecato e poco pratico accendere un Mac per ascoltare un po’ di musica. Credo che aggiungere la funzione Airtunes all’iPhone sarebbe meglio e di sicuro aiuterebbe apple a vendere qualche basetta airport in più che tra l’altro è ottima anche come alimentatore.

  5. @ auriga:
    E se io voglio ascoltarmi l’intera libreria di iTunes che sta in un rapporto 16:1 con la musica che ho sull’iPhone? Ti sembra poco pratico accendere il Mac?
    Poi il Mac non lo si deve accendere, al massimo lo si risveglia dallo stop ovvero 1, 2 e operativo! Tra l’altro la stessa applicazione Remote è in grado di risvegliarlo.
    Comunque se lo aggiornassero per il multitasking e per il retina display per quelli che hanno l’iPhone 4 sarebbe ben gradito.

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