Il fallimento del film Steve Jobs? Il piano di distribuzione, secondo il regista Danny Boyle

di Redazione 1

Danny Boyle sa perché il suoi film su Steve Jobs non ha avuto il successo sperato: è stato presentato in troppe sale contemporaneamente. O almeno questo è quello che racconta il regista.

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Dopo una serie di recensioni contrastanti, il film Steve Jobs diretto da Danny Boyle e scritto da Aaron Sorkin è riuscito a conquistare solo la settima posizione al botteghino nel finesettiaman del suo lancio nelle sale di tutto il mondo. Ora Boyle commenta la situazione, sostenendo che la politica di distribuzione del film in così tante sale è stata troppo arrogante.

Sorkin ha rilasciato la dichiarazione nel corso dello Shuffle Festival di Londra:

Siamo stati troppo arroganti quando abbiamo scelto di distribuirlo molto rapidamente su larga scala.

Boyle si riferisce alla peculiare distribuzione del film. Mostrato ai festival cinematografici durante il mese di settembre (dove ha ricevuto recensioni positive dai critici cinematografici), il film è stato distribuito a New York e Los Angeles il 9 ottobre (con un discreto successo) e quindi distribuito su larga scala a partire dal 23 ottobre, senza riuscire a conquistare il pubblico.

Boyle spiega che il progetto originale prevedeva una distribuzione più lenta del film, che sarebbe dovuto arrivare in poche sale selezionate per diverse settimane, mentre recensioni e passaparola avrebbero permesso di acquisire l’attenzione del pubblico necessaria a fare un grosso colpo su larga scala.

Il fine-settimana di lancio del film avrebbe dovuto fare guadagnare a Steve Jobs, secondo le stime, tra i 15 e i 19 milioni di dollari. Il film ha però riscosso solo 7.3 milioni di dollari, conquistando la settimana posizione al box-office. Boyle sperava che i fan di Apple creassero una forte attesa attorno al film per spingere fan e non solo nelle sale cinematografiche, ma dopo il primo weekend di insuccessi, lo studio ha deciso di ritirare il film da 2000 sale cinematografiche negli Stati Uniti, lasciandolo disponibile in soli 300 cinema.

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Commenti (1)

  1. geni, prima fate immondizia tirando fuori le solite cazzate su jobs pazzo furioso incapace di fare qualsiasi cosa e capace solo di marketing diabolico per stregare i polli, e poi vi lamentate se fallite? ma siete proprio da nobel oltre che da oscar, geni assoluti! Jobs era insopportabile ed ha avuto mille colpe e responsabilità che nessuno vuole abbonargli, ma voi che professionisti siete a produrre spazzatura insulsa?

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