Tim Cook intervistato su CNBC per spingere il lancio di iPhone con China Mobile

di Redazione 1

Il prossimo venerdì, 17 gennaio, l’iPhone arriverà ufficialmente in Cina con l’operatore China Mobile.
La portata dell’accordo è enorme, come abbiamo già illustrato nel nostro approfondimento di questa mattina. E a riconfermare che tutti i riflettori di Cupertino sono puntati su Pechino arriva ora anche un intervento di Tim Cook che ha accettato di essere intervistato da CNBC assieme al CEO di China Mobile Xi Guohua.

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Nell’intervista, organizzata evidentemente per spingere il più possibile sull’hype del lancio, Cook ha avuto parole di elogio per il lavoro svolto con l’operatore Cinese e per l’infrastruttura del carrier, “la più veloce in Cina”.

Il tono dell’intervista stride con quanto abbiamo potuto osservare nel corso dell’ultimo anno e mezzo. Apple ha dovuto lavorare moltissimo per poter arrivare al lancio di venerdì, esplorando dinamiche di mercato completamente diverse da quelle occidentali.

In ogni caso il ruolo fondamentale che gioca il mercato cinese in questo momento per garantire la crescita delle vendite dell’iPhone nei prossimi mesi è chiaro a tutti. Cook e soci sanno che questo passaggio non si può sbagliare e che gli occhi di tutti (soprattutto analisti ed investitori) sono puntati sul lancio di venerdì. Non a caso Cook nell’intervista utilizza l’aggettivo “watershed” per indicare come decisivo il giorno del lancio di iPhone con China Mobile, nell’ottica di una partnership che saprà dare buoni frutti per tutti soprattutto nel lungo termine.

A parte il valore dell’intervista stessa e il fatto che Cook abbia deciso di comparire di persona insieme al suo omologo di China Mobile, i contenuti comunque non abbondano e dai due CEO non arrivano particolari rivelazioni, dato che gli spunti più “succosi” se li è già accaparrati il Wall Street Journal, che li ha pubblicati questa notte.

Commenti (1)

  1. Alla fine il sucesso sarà determinato solo dalle richieste dei consumatori. China Mobile è il più grande operatore cinese, quindi per Apple è un colpo grosso. Ancor più grosso se si considera che nessun produttore smartphone famoso in Europa e/o in America ha altrettanto fascino nel territorio cinese, ove dominano marchi come Lenovo. Se sono vere le indiscrezioni sul numero di preordini effettuati (si parla di un milione e mezzo), allora Apple è partita con il piede giusto: un milione di clienti in più significa un numero maggiore di app scaricate nonché una maggiore possibilità di penetrazione anche nel mercato computer. Insomma, gli analisti non dovrebbero avere nulla di cui preoccuparsi.

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