iPhone 5s, la recensione di TAL

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Anche quest’anno non poteva mancare la nostra recensione approfondita del nuovo iPhone. Dopo più di una settimana di utilizzo siamo pronti a parlarvene dettagliatamente, concentrandoci sulle differenze con il modello precedente (l’iPhone 5) e soprattutto sul reparto fotografico, su cui c’è tanto da dire.

iPhone 5 e 5s con gli sportellini SIM invertiti: un taoismo tutto ardesia/siderale.
iPhone 5 e 5s con gli sportellini SIM invertiti: un taoismo tutto ardesia/siderale.

Un acquisto oneroso

Un po’ di introduzione: settecentoventinove euro (e stiamo parlando della strettissima/improponibile versione da 16GB) sono uno stipendio di tutto rispetto, almeno per chi non deve mantenere famiglia e casa. Non è mia intenzione discutere sul prezzo proprio durante la recensione, ma volevo raccontarvi un po’ di “dietro le quinte” di questo mio acquisto. Se l’argomento non vi interessa (e come darvi torto!) saltate a pie’ pari al secondo paragrafo.

Se avete seguito TAL quest’estate, avrete probabilmente letto qualche episodio del diario di uno switcher, la mia “avventura” in Android iniziata fondamentalmente per poter acquistare il 5s pochi giorni fa. Perché io avevo un iPhone 5, e l’ho venduto a giugno ad un ottimo prezzo. La differenza che avrei dovuto mettere per il 5s era poca roba, il problema è che ho dovuto resistere 5 mesi senza iPhone, anzi specificherei senza iOS dal momento che tempo addietro ho venduto anche l’iPad (addirittura a maggio) per passare al mini retina. Il bello è che quando ho venduto l’iPhone 5 non conoscevo assolutamente nulla del 5s, e quando ho venduto l’iPad non immaginavo nemmeno il mini retina. Ma sapevo ugualmente di star facendo la cosa giusta. Ne ho approfittato per scoprire un po’ Android, comprando e rivendendo terminali interessanti come Samsung Galaxy S3 o l’eccellente Nexus 4. Ma, come avrete capito, non vedevo l’ora di tornare ad iOS.

iPhone 5s

Arriva quindi il fatidico giorno, il day one, in cui mi reco al Centro Commerciale Campania di Marcianise, che per chi non lo sapesse, dati alla mano, ospita l’Apple Store con la Genius Bar più affollata DEL MONDO, superando anche Tokyo per numero di appuntamenti. E anche la fila per l’acquisto del nuovo melafonino non era poca roba: decido di arrivare con calma alle 5 di mattina e trovo qualcosa come 300 persone in fila prima di me. All’apertura eravamo oltre 500. Facendo qualche conto posso immaginare che la cifra di mezzo milione di euro di incassi sia stata ampiamente superata durante il day one, soltanto a Marcianise. Ci credo che ci offrono cornetti, acqua e caffè. Anzi, ci poteva stare anche qualche babà.

Quando acquistai il primo iPad, mi bastò arrivare alle 11 di sera per essere il primo della fila. Il secondo arrivò verso l’una di notte. Stavolta il primo della fila è arrivato alle 4:30 del giorno prima, vale a dire 27 ore e mezza, vale a dire due notti in bianco aspettando l’apertura dello store. Questo perché, mi ha confidato, temeva di non riuscire a trovare il modello gold. Alle 10 di sera del giorno prima erano già presenti 120 persone in fila. Faceva freddo e c’era tanta umidità. Per quanto abbia spesso fatto parte di questi “folli”, sto iniziando a stupirmi anch’io. Ma ora credo che sia il caso di passare alla recensione vera e propria.

Anche se gli "zombie" (almeno, quelli a breve scadenza) non vedono chiaramente fino all'ultimo, reagi­scono ai colori e alle luci intense. (Lucius Shepard)
Anche se gli “zombie” (almeno, quelli a breve scadenza) non vedono chiaramente fino all’ultimo, reagi­scono ai colori e alle luci intense. (Lucius Shepard)

Estetica del dispositivo

Come ormai da tradizione conclamata, gli iPhone con la S cambiano soltanto internamente, ovvero esteticamente restano praticamente uguali ai predecessori: l’iPhone 3GS era (da spento) totalmente indistinguibile dal 3G, e il 4S si differenziava dal 4 soltanto per una diversa disposizione delle barre nere sull’antenna (ma questo stesso cambiamento era presente sull’iPhone 4 CMDA, mai approdato in Italia).

Il 5s, invece, pur mantenendo una struttura di base uguale a quella dell’iPhone 5, ha parecchie novità estetiche che ci permettono di distinguerlo molto facilmente da quest’ultimo, e sono le seguenti:

  • Diverse colorazioni: la versione nero-ardesia è stata scalzata dalla versione space gray, da noi “grigio siderale”. Questa nuova colorazione resiste molto meglio ai graffi e non si svernicia con l’imbarazzante facilità della precedente. È un colore decisamente più chiaro, molto simile all’alluminio ma più lucente, per farvi capire potrei definirlo una sorta di “alluminio metallizzato”. La versione bianco-argento resta praticamente identica, mentre si aggiunge una nuova colorazione “gold”. Ne abbiamo discusso molto, a me non piace per niente, molti dicono che da vicino è meglio che in foto, personalmente dal vivo mi ha fatto ancora più ribrezzo. Ma sono gusti.
  • Touch ID: il nuovo tasto home si fa notare eccome: eravamo abituati al tastino in plastica con i bordi di un’icona all’interno, ora invece abbiamo un cerchio vuoto (in zaffiro) contornato da un bellissimo cerchio che riprende il materiale dei bordi.
  • True Tone Flash: il 5s si distingue dal 5 persino visto di spalle. Il nuovo doppio flash, di cui parleremo tra poco nel dettaglio, ha una forma ovale e si distingue molto facilmente dal precedente, singolo e tondo.

Novità e funzioni esclusive

Siamo quindi capaci di distinguere esteticamente un 5s da un 5. Ma ora parliamo delle componenti interne, sempre facendo un rapido confronto con l’iPhone 5:

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  • Processore A7: Come ben sapete, gli utenti Apple non amano molto parlare di specifiche tecniche. Ma in questo caso è quasi obbligatorio parlarne, dal momento che non noteremo particolari vantaggi in termini di velocità e fluidità passando da un 5 ad un 5s nell’utilizzo quotidiano. Non per colpa del 5s, ma per merito del 5, che è un dispositivo ancora al “top”, con un processore A6 di tutto rispetto. Saprete ormai meglio di me che l’A7 ha un’architettura a 64 bit, CPU e GPU due volte superiori, e il supporto a OpenGL ES v3.0. Ma tutto ciò lo potrete notare, sforzandovi, soltanto giocando a titoli come Infinity Blade 3, Epoch (aggiornato recentemente), o Asphalt 8. Oppure, potrete notare che l’esportazione di un filmato da iMovie richiede quasi la metà del tempo. Ma in un utilizzo generico/quotidiano non noterete davvero alcuna differenza.
  • Co-processore M7 e batteria: il nuovo A7 è affiancato da un cosino misterioso chiamato M7, che si occupa di processare tutti i dati relativi al movimento del dispositivo senza andare ad affaticare il fratellone. Questo chiaramente va tutto a vantaggio della batteria (che comunque è stata migliorata: 5.92 Wh e 1560 mAh contro i 5.45 Wh e 1440 mAh dell’iPhone 5). I vantaggi si notano, soprattutto se non avete attivato “riduci velocità” nelle impostazioni per eliminare l’effetto pseudo-3D di iOS 7. È la prima volta, da quando ho un iPhone, che riesco a superare agevolmente le 24 ore di utilizzo con una singola carica. È una sensazione molto positiva.
  • Touch ID: sbloccare un iPhone non è mai stato così piacevole: basta schiacciare il nuovo tasto home col dito giusto, senza sollevare il dito per circa un secondo (molto più facile a farsi che a dirsi: bisogna schiacciare il tasto home e rilasciarlo senza allontanare il dito dal tasto; questo perché una pressione prolungata farebbe invece partire Siri). Non è più necessario inserire il codice numerico (se non una sola volta dopo aver spento e riacceso il dispositivo), e lo sblocco è quindi molto più veloce. Chiaramente stiamo parlando di “vantaggi in termini di tempo” che soltanto un businessman accanito, con l’adrenalina a mille e a serio rischio infarto, potrebbe notare sul serio.
  • Fotocamera: finalmente parliamo di qualcosa che davvero può motivare uno switching da iPhone 5. Non che quest’ultimo faccia foto mediocri, anzi. Ma il 5s riesce a stracciarlo. Sto amando così tanto la nuova iSight che voglio dedicarle un intero paragrafo.

Fotocamera

Fotocamera
Inizio schematizzando ciò che un iPhone 5 non può fare:

  • Video a 120fps: la “moviola” è eccezionale. I video in questa modalità vengono registrati ad una risoluzione più bassa (720p, scommettiamo che il prossimo iPhone sarà in grado di registrarli anche a 1080p?) ma la fluidità è in compenso eccezionale, del resto 120 fotogrammi al secondo non sono mica pochi.
  • Panoramiche con esposizione dinamica: è quasi come avere l’HDR attivato anche sulle panoramiche, e ho detto tutto.
  • Scatti in sequenza: 10 foto al secondo tenendo premuto il tasto di scatto. Voglio sperare che dopo aver comprato l’iPhone 5s inizierete a frequentare un corso di paracadutismo e a praticare sport estremi per poter sfruttare questo ben di Dio.

La qualità delle foto è ovviamente più alta sul nuovo iPhone, ma in condizioni di luce ottimale sfiderei chiunque a distinguere una foto scattata da un 5s da una foto scattata da un 5. In verità, un particolare ci permetterebbe di riconoscere immediatamente il 5s: ha un angolo di ripresa più ampio, come se avessimo piazzato un grandangolo sulla lente dell’iPhone 5, e i risultati li vedrete nelle foto che pubblicherò tra poco.

Dicevo, se è difficile notare delle migliorie in condizioni di luce ottimale, tutto cambia al buio: con il sensore più grande e il diaframma più aperto, il nuovo iPhone è più sensibile alla luce del 33%, ed è tanto, e si vede. Inoltre, se proprio la luce è insufficiente e siete costretti ad usare il flash, il nuovo True Tone fa miracoli, guardate un po’:

flash
Una porta di legno fotografata con i due dispositivi col flash attivo dalla stessa distanza (se quella fatta col 5s sembra più lontana è merito del grandangolo).
Rosaluna
Mia nipote Rosaluna durante una festa di Halloween. Fotografare i bambini è sempre un po’ insidioso, ad ogni modo anche in questo caso flash attivo su entrambi. Guardate il colore della pelle, c’è veramente un abisso. Con tutto il rispetto per i colleghi che scrivono su altri siti, ma fotografarsi la mano non è proprio la mossa più azzeccata. Sui volti la differenza si vede eccome.
Acqua
Foto senza flash in condizioni di scarsissima luminosità: notate quanto rumore nella foto a sinistra, e poi rifatevi gli occhi con quella a destra. Bestiale.
Panorama
Idem come sopra, un panorama notturno.

 

Passare ad iPhone 5s

IPhone_5_5s
Concludiamo con la solita immancabile fatidica domanda: mi consigli di passare ad iPhone 5s se posseggo un…?

  • iPhone 4 o inferiore: che domande, sì. Ma tutto sommato noteresti un enorme balzo in avanti anche prendendo un iPhone 5, che, grazie soprattutto all’uscita del 5c, si trova ormai a prezzi stracciati nel mercato dell’usato. Dai un’occhiata in giro e valuta bene come spendere i tuoi soldi. Se hai resistito finora con un terminale così datato, probabilmente non senti l’esigenza di possedere l’ultimo grido.
  • iPhone 4S: per quanto un 4S sia sicuramente in grado di reggere un altro giro, io dico di sì, vale la pena cambiarlo attualmente. I motivi sono molteplici: innanzitutto, ha ancora un buon valore nel mercato dell’usato, quello che riusciresti a guadagnare oggi vendendolo è sicuramente molto superiore al valore che manterrebbe tra un anno, visti e considerati soprattutto i problemi legati alla durata della batteria, che con molti cicli di carica e con un utilizzo quotidiano lungo un paio d’anni, arriva ai limiti dell’indecenza. La batteria è il vero tallone d’Achille del 4S che altrimenti considererei un dispositivo ancora al top.
  • iPhone 5: no, assolutamente. O meglio, solo in un caso estremamente specifico: se sei un fanatico della fotografia e vuoi avere sempre con te un dispositivo in grado di scattare foto eccezionali anche quando non hai portato la macchina fotografica. Che poi in realtà l’iPhone 5 già te lo permette. Però il 5s ha avuto quei bei miglioramenti di cui abbiamo parlato poco fa. Insomma, acquistalo soltanto se pensi di fare tante foto al buio o a soggetti in movimento. O più semplicemente se vuoi essere sempre pronto a fotografare tutto, in qualsiasi condizione.
  • iPhone 5c: hai comprato un iPhone 5c?

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