iBeacon: cosa è e come funziona

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Nelle ultime settimane abbiamo scritto con frequenza di iBeacon, la tecnologia ideata da Apple che consente di tracciare con precisione la posizione di un utente all’interno di un edificio, e può sostituire non solo il GPS per localizzazioni di precisione in spazi ristretti, ma persino NFC per i pagamenti digitali on-the-go. Ma come funziona iBeacon?
Apple definisce iBeacon:

Una nuova classe di trasmettitori a basso consumo e a basso costo che può notificare ad un vicino dispositivo iOS 7 la sua presenza.

Gli iBeacon sono letteralmente degli iFari. Ovvero dei punti di riferimento geografico pensati per “guidare” i dispositivi iOS.

Bluetooth Proximity Sensing

La tecnologia di iBeacon si basa su uno (o una serie) di access point senza cavi come quelli che potete avere in casa per il WiFi. La differenza fondamentale è che un iBeacon genera una rete wireless Bluetooth. Tramite l’utilizzo dell’ultima generazione del protocollo di trasferimento dati, chiamato Bluetooth Low Energy (BLE), un access-point iBeacon si collega automaticamente ad un iPhone nelle vicinanze, a patto che quest’ultimo abbia attivato il Bluetooth e installata l’applicazione la specifica applicazione per il fornitore dal servizio (come l’app Apple Store per i negozi di Apple).

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La caratteristica principale di BLE è il basso consumo energetico. Questo permette di tenere il Bluetooth attivo sul proprio dispositivo portatile senza doversi preoccupare dell’esaurimento della batteria. iBeacon utilizza in particolare una specifica di BLE nota come Proximity Sensing – PXP, Proximity Profile. La funzione permette ad un dispositivo (l’iBeacon) indicato in specifico con il termine Proximity Monitor, di riconoscere un altro dispositivo nelle vicinanze (il dispositivo portatile iOS), chiamato Proximity Reporter. La distanza tra i due viene stimata in tempo reale dal Proximity Profile tramite il Received Signal Strenght Indicator (RSSI), vale attraverso la misura dell’intensità del segnale che i due dispositivi si stanno scambiando. Allontanandosi da un iBeacon il segnale diminuisce, e questo permette all’iBeacon stesso di accorgersi dell’allontanamento del dispositivo portatile.

Localizzazione in spazi chiusi – Vantaggi per l’acquirente

La funzione principale di iBeacon è quella di tracciare la precisa posizione di un utente all’interno di un locale chiuso.

Apple ha cominciato a nascondere ricevitori iBeacon nei suoi Apple Retail Store negli Stati Uniti. In questo modo un acquirente può entrare in un negozio tenendo il proprio iPhone, e venire riconosciuto quando si trova in prossimità di un iBeacon. Se, ad esempio, il dispositivo dell’utente viene riconosciuto dall’iBeacon posizionato in prossimità degli iMac, potrà fornire informazioni sui computer tramite una notifica push sull’iDevice riconosciuto. Spostandosi invece verso l’iBeacon nascosto sotto lo scaffale degli accessori, è possibile ottenere informazioni riguardo gli ultimi arrivi in termini di custodie e altoparlanti.

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Una notifica generata da iBeacon quando ci si trova nei pressi di iPhone in un Apple Store statunitense.

Il riconoscimento della posizione di un utente grazie ad iBeacon permette dunque al gestore di un esercizio commerciale di fornire informazioni riguardo al prodotto che si trova davanti al cliente, solo quando quest’ultimo si trova nelle sue vicinanze. iBeacon può anche essere utilizzato con funzioni promozionali, ad esempio fornendo ad un cliente un coupon per uno sconto solo quando questo si trova in una regione particolare del negozio, o attirandolo verso l’interno dei locali quando passeggia davanti ad una vetrina.
L’idea di fornire dettagli aggiuntivi e promozioni riguardo ad un prodotto sul dispositivo di un utente non è nuova. Esercizi commerciali e agenzie di marketing hanno utilizzato, ad esempio, i codici QR. Questi, una specie di codice a barre dalla forma quadrata, possono essere abbinati ad un indirizzo Internet o ad una azione da eseguire all’interno di una specifica app. Quando l’utente scansiona il codice presente sullo scaffale con la fotocamera del proprio dispositivo (e una applicazione adatta), viene automaticamente indirizzato alla pagina web “salvata” nel codice, o gli vengono fornite informazioni tramite l’applicazione specifica del negozio.

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Un codice QR

Un’altro approccio utilizzato dagli esercenti commerciali (anche se di minore successo) è legato alla tecnologia nota come Near Field Communication (NFC). In questo caso l’utente deve possedere un dispositivo compatibile con NFC (ovvero un device che contenga un chip per il trasferimento dati NFC) . Sullo scaffale del centro commerciale è questa volta presente una superficie, segnalata all’utente, che se avvicinata da un device compatibile è in grado di mostrare informazioni legate ad un prodotto all’interno di una applicazione specifica.

Sia i codici QR che NFC richiedono però una azione attiva dell’utente prima che gli venga mostrata qualsiasi informazione digitale. iBeacon, al contrario, invia una notifica push sul display del device quando questo si trova nelle tasche del cliente e all’interno del raggio d’azione di un iBeacon.

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Localizzazione in esercizi commerciali – Vantaggi per il venditore

Il gestore dell’esercizio commerciale ha anche l’opportunità di collegare la sua rete di iBeacon ad un unico “cervello” centrale. In questo modo potrà tracciare la posizione dei clienti all’interno del negozio durante la loro visita, e scoprire dove questi passano più tempo, oltre alle regioni dell’esercizio meno visitate. Studiando il percorso dei suoi clienti, il venditore potrà così migliorare la disposizione dei prodotti nel proprio negozio.

iBeacon prevede un protocollo di trasferimento dati sicuro, che consente all’esercente di conoscere esclusivamente la posizione di un utente. In questo modo non c’è il rischio che, tramite iBeacon, vengano rubati anche dati personali (come il nome dell’utente) salvati sul dispositivo.

Pagamenti digitali

Apple ha scelto di non montare un chip NFC sui suoi iPhone. Mentre la maggior parte dei dispositivi della concorrenza (soprattutto se nella fascia di prezzo di iPhone) supportano la tecnologia, il VP di Cupertino Phil Schiller ha spiegato che il mercato non è ancora maturo. Che manca ancora una direzione univoca quando si tratta di pagamenti digitali.

La funzione principale di NFC, infatti, non è legata alla fornitura di informazioni su un prodotto, ma piuttosto al trasferimento di dati bancari da un dispositivo mobile ad alla cassa di un negozio. Immaginate di avere appena acquistato un nuovo Windows Surface. Se la cassa del Microsoft Store dove state facendo l’acquisto supporta NFC, tutto quello che dovrete fare è avvicinare il vostro device compatibile al ricevitore abbinato alla cassa. I vostri dati bancari, precedentemente salvati sul dispositivo, vengono così trasferiti in maniera sicura alla cassa, permettendovi di effettuare un acquisto con carta di credito, senza avere bisogno della carta di credito.

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Un pagamento NFC. Il dispositivo dotato di chip NFC viene avvicinato ad un lettore compatibile.

Apple, però, sembra più interessata a trovare una soluzione alternativa a NFC. In un brevetto depositato nel settembre del 2012 allo US Patent and Trademark Office, Apple ha delineato un sistema per il pagamento digitale che non utilizza NFC ma iBeacon. Nel brevetto si immagina un utente che si avvicina alla cassa di un negozio. Un primo iBeacon riconosce il dispositivo dell’acquirente, esegue un controllo di sicurezza, e passa quindi il collegamento ad una seconda rete, nascosta e protetta, che consente di completare il pagamento senza rischiare che i dati della propria carta di credito vengano rubati.

Altre applicazioni

Apple non è la sola a fare uso di iBeacon. Lo scorso 6 gennaio l’azienda inMarket ha fornito iBeacon a oltre 150 centri commerciali sparsi tra Seattle, San Francisco e Cleveland. L’ultimo Consumer Electronic Expo di Las Vegas, conclusosi la scorsa settimana, ha utilizzato iBeacon per organizzare una caccia al tesoro nei locali della fiera per invitare i giornalisti a visitarne ogni angolo (e premiando i primi tre ad avere scoperto tutti gli iBeacon). E persino Coca-Cola starebbe progettando un modo per utilizzare iBeacon in una campagna pubblicitaria durante i prossimi mondiali di calcio.

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Un iBeacon nascosto sotto lo scaffale di un Apple Store statunitense.

iBeacon è una tecnologia ancora in fasce. Apple ha cominciato ad utilizzarla solo lo scorso mese, e il lancio non è stato privo di intoppi e problemi tecnici. Eppure iBeacon rappresenta la promessa di un futuro più connesso, dove a guadagnarci sono tanto i clienti quanto i venditori. NFC, però, parte già un passo avanti. Apple, dalla sua, ha venduto milioni di iPhone compatibili con iBeacon, e un track record che dimostra che una tecnologia appoggiata dall’azienda di Cupertino ha buone probabilità di diventare uno standard.

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