La storia illustrata di Mac OS X

di Redazione 1

Fra circa due mesi OS X El Capitan uscirà dalla fase di Beta e sarà disponibile per tutti gli utenti. Un'ottima occasione per ripercorrere la storia del sistema operativo Apple con le bellissime illustrazioni di Fabricio Rosa Marques.

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Tutto ebbe inizio con OS X 10.0 Cheetah, il primo di una lunga serie di sistemi operativi dai nomi felini. Era l’addio ufficiale ai vecchi System “x”. I più avventurosi, prima del lancio ufficiale, potevano acquistare una beta del nuovo software (ancora indicato con il nome in codice Kodiak) a “soli” 30$.  Correva l’anno 2000. Sei mesi più tardi, nel 2001, arriva la release ufficiale che segna il debutto pubblico dell’interfaccia Aqua.

Puma

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Solo sei mesi dopo Cheetah, nel settembre del 2001, Apple rilascia OS X 10.1, Cheetah. La nuova versione del sistema operativo non introduce nuove particolari feature, ma punta tutto sul miglioramento delle performance e sulla risoluzione dei bug e dei problemi del proprio predecessore.

Jaguar

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Con OS X 10.2 Jaguar, commercializzato nell’agosto 2002, Apple introduce iChat e Address Book e pone le fondamenta per le funzionalità di accesso universale, un set di caratteristiche che rese (e rende ancora) OS X un vero e proprio campione dell’accessibilità per gli utenti con disabilità visive, uditive o fisiche.

Panther

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Nell’ottobre del 2003 arriva Panther e Safari diventa il browser predefinito, scettro che fino ad allora era toccato ad Internet Explorer (come da accordo con Microsoft in cambio di quei 150 milioni di finanziamento che nel 1997 salvarono l’azienda di Cupertino dal collasso). Da ricordare anche il debutto della funzione Exposé.

Tiger

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Nell’aprile del 2005 è il turno di OS X 10.4 Tiger, un vero punto di svolta. E’ il primo sistema operativo Apple a girare ufficialmente anche su processori Intel, che da lì a poco avrebbero completamente rimpiazzato le CPU Power PC. Con Tiger arrivano anche Spotlight e le Widget per la Dashboard.

Leopard

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Tiger fu anche la versione di OS X più longeva. Leopard arriverà infatti con un ritardo consistente solo due anni e mezzo più tardi, nell’ottobre del 2007. Colpa delle risorse che Apple ridestinò in tutta fretta allo sviluppo del primo sistema operativo per l’iPhone, che debutto nel giugno dello stesso anno.
Leopard introduce novità che oggi sono veri propri pilastri dell’esperienza d’uso di OS X, vale a dire Time Machine e Boot Camp, grazie al quale per la prima volta i Mac Intel possono far girare senza problemi anche i sistemi Windows (sacrilegio!).

Snow Leopard

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Con Snow Leopard, rilasciato nell’agosto del 2009, Apple punta a migliorare il proprio sistema operativo da un punto di vista puramente tecnico. Il nome stesso, per la prima volta, suggerisce un passaggio prettamente evolutivo rispetto alla versione precedente. OS X 10.6 Snow Leopard introduce comunque una novità rilevante: il Mac App Store, sulla scia del successo dell’App Store per iPhone. E’ anche il primo OS X che non si può installare sui Mac con processore Power PC e decreta, in questo senso, la vera e propria fine di un’epoca.

Lion

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Basta a CD e DVD. Il futuro è connesso e Apple vuole dimostrarlo. Lion è il primo OS X disponibile solo come digital download o su pennina USB, per i nostalgici (o gli utenti con una connessione ancora troppo lenta per godere del magnifiche sorti e progressive dei Mac). OS X 10.7 è anche il primo sistema operativo a prendere in prestito concetti ed esperienze d’uso da iOS, con un’operazione che Apple presentò con la tagline “Back to The Mac” durante l’evento di presentazione in anteprima che si tenne quasi un anno prima, nell’autunno del 2010. Oltre al debutto di iCloud su Mac, Apple introduce il LaunchPad, le Gesture e una nuova logica di salvataggio che rende obsoleta l’opzione Salva con nome…

Mountain Lion

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Il “sequel” di Lion segue un copione già collaudato e punta a migliorare la stabilità e l’affidabilità di un predecessore ricchissimo di novità ma un po’ carente sul fronte delle prestazioni. Con Mountain Lion debuttano in ogni caso Messaggi, Promemoria, il Centro Notifiche. Apple promette inoltre un ciclo di aggiornamento su base annuale, come per iOS.

Mavericks

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Addio gattini. Con OS X 10.9 Apple inaugura una nuova nomenclatura che celebra le bellezze geografiche della California. Alle onde di Mavericks l’onore di aprire una nuova epoca fatta di aggiornamenti gratuiti. Con Mavericks Mappe arriva su Mac assieme ad iBooks.

Yosemite

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E siamo al presente. Dopo la spiaggia, ecco il parco nazionale. OS X Yosemite verrò ricordato come il primo sistema operativo a discostarsi fortemente dall’ormai familiare interfaccia Aqua, grazie ad un nuovo look ispirato alla semplicità di iOS 7. La funzionalità Handoff, che permette di finire su Mac un’operazione lanciata su iOS in un applicazione equivalente, è la novità più rilevante. Ma non è tutto rosa e fiori, il nuovo “processo” che Apple usa per la rilevazione dei dispositivi connessi ad un network, noto come DiscoveryD, è uno dei peggiori pezzi di codice che gli ingegneri di Cupertino abbino mai lanciato in produzione e porta con sé noie infinite e problemi irrisolvibili con il Wi-Fi. La soluzione arriva con l’introduzione di OS X 10.10.4, che rimpiazza DiscoveryD con il vecchio e collaudato processo utilizzato in Mavericks.

OS X 10.11 El Capitan

Ancora una volta Apple decide di prendersi un anno di pausa dalle nuove feature e punta tutto sul miglioramento della stabilità e delle prestazioni. El Capitan, che sarà disponibile in autunno, prende il nome dalla vetta più alta del parco naturale di Yosemite, a suggerire un percorso di elevazione della qualità del software che gli utenti, delusi dalla versione precedente di OS X, hanno chiesto a gran voce.

Grazie a Marco Mirko per la segnalazione.

Commenti (1)

  1. Simpatico ed interessante questo racconto delle ultime versioni di OSX.

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