Angry Birds Space fomenta la rivolta contro l’Iran? E’ quello che sostiene la fondazione Iran Computer & Video Games, che ha accusato il gioco Rovio di essere anti Iran a causa di due livelli presenti nel gioco che sembrano richiamare la forma ed alcuni monumenti del paese.
Ad esempio il livello nove, secondo il gruppo ICVG assomiglia pesantemente all’Iran, almeno nella sua forma “geografica”, mentre il quadro numero dieci presenta una riproduzione che ricorda vagamente la Milad Tower, la torre più alta del paese. Per fugare ogni dubbio TheVerge ha pubblicato una interessante immagine:
Rovio dal canto suo non ha ancora risposto alle (pesanti) accuse, personalmente credo che la software house finlandese non abbia nessun interesse a fare propaganda anti Iran, voi cosa ne pensate?
k3k 27/09/2012 il 10:36
Quelli della ICVG dovrebbero cercarsi un nuovo pusher, ho la sensazione che la roba che fumano non sia proprio buona…
Giuseppe Benevento 27/09/2012 il 11:14
1. Andare su Google Immagini
2. Inserire come chiave di ricerca “Seattle World’s Fair 1962” (senza le virgolette)
3. Osservare la torre del gioco
Secondo me i finlandesi stanno cercando di controllare il subconscio dei player istigandoli a distruggere sia l’Iran che gli U.S.A.. Tutto in attesa dell’arrivo degli alieni il 21 dicembre 2012. Ecco spiegato, quindi, il perché di “Space” nel titolo.
Era così difficile da capire? :-D
Robbi 27/09/2012 il 14:05
Ho avuto diverse discussioni con colleghi musulmani, sono paranoici ed egocentrici, pensano che il mondo giri intorno a loro. Faccio il meccanico ed avevamo il solito calendario da meccanico che dopo che l’hai visto una volta te lo dimentichi, beh un mezzo talebano l’ha stracciato perché “tentava il suo occhio al peccato”, gli ho detto che se lui é un represso con della voglia vecchia non é colpa degli altri dieci che lavorano li, poi ne abbiamo attaccati altri due .
Rnhmjoj 27/09/2012 il 15:42
“Come sempre il mio consiglio è di prendere quanto vi dico al pari di una favola ma ricordate che ogni favola ha sempre la sua morale.
Un abbraccio,
Adam.”