Who’s Down: la nuova app di Google scoprire quali amici sono liberi per un incontro

di Redazione Commenta

La nuova app di Google su invito Who's Down arriva su App Store e Google Play Store, e permette di scoprire cosa sono pronti a fare (insieme) i propri amici.

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Google, con una svolta social, ha appena lanciato una nuova applicazione su iOS e Android chiamata, semplicemente, Who’s down. Come avrà intuito dal nome chi parla la lingua inglese, Who’s Down è una applicazione con la quale gli utenti potranno fare sapere ai loro amici di essere pronti a fare cose insieme.

Per ora l’applicazione è solo su invito, quindi quello che conosciamo riguardo le funzionalità dell’app arrivano solo dagli screenshot che Google ha reso disponibili su App Store.

Come è possibile vedere dalle immagini pubblicate dall’azienda di Mountain View, l’applicazione permetterà (tramite un bottone) di fare sapere ai propri contatti di essere pronto a fare qualcosa. Dopo avere attivato l’interruttore, si potrà indicare se si è disposti a uscire a cena, a fare una passeggiata, a studiare, chiacchierare o bere qualcosa insieme. Gli altri utenti potranno quindi visualizzare la disponibilità di un amico e contattarlo direttamente all’interno dell’applicazione per organizzare l’uscita.

L’applicazione è disponibile gratuitamente sia su App Store che, ovviamente, su Google Play Store. Non è chiaro come potreste fare ad ottenere un invito, se non conoscendo qualcuno che ha già installato l’applicazione.

Google è solita lanciare nuovi servizi dietro invito. Così era stato lanciato in origine GMail. E così è stata lanciata anche l’app (e il servizio) Inbox di Google, che permette di amministrare con logica la propria posta elettronica. Non è chiaro per quale ragione Google abbia scelto di sviluppare una simile applicazione, o quali siano i piani dell’azienda per guadagnare su tale software (dopotutto Google deve campare in qualche modo). Quello che è certo è che si tratta della tipica mossa alla Mountain View: lanciare una miriade di servizi, software e prodotti e tenere in vita solo quelli che hanno un certo successo.

Con il denaro che Google ha nelle proprie tasche può certamente permettersi di seguire questa strategia.

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