Samsung Galaxy Nexus: vendite “sbloccate” in appello

di Redazione Commenta

Prima dell’avvio del processo contro Samsung a luglio, Apple aveva già ottenuto dallo stesso tribunale californiano presieduto dal giudice Lucy Koh l’approvazione di un paio di richieste di ingiunzione contro il Galaxy Nexus e il Galaxy Tab 10.1.
L’ingiunzione contro il tablet è stata ritirata ad inizio ottobre per mano dello stesso giudice Koh. Ora la corte d’appello ha stabilito che anche il blocco delle vendite del Galaxy Nexus debba cessare. Il motivo, a grandi linee,  è legato ad un “abuso di discrezionalità” da parte della Corte Distrettuale nell’approvare la richiesta di ingiunzione.

Questa decisione è sicuramente una buona notizia per Samsung anche se ormai il Galaxy Nexus è un prodotto passato, che nel line-up generale degli smartphone dell’azienda coreana ha un peso a dir poco relativo. Non che al tempo l’importanza del Nexus fosse maggiore, visto che la linea difensiva dei legali di Samsung insisteva sulle scarse vendite del dispositivo per dimostrare che Apple non aveva ricavato un danno dalla violazione perpetrata da quel modello di telefono.

La corte di appello non ha accolto questa linea ma ha semplicemente stabilito che il giudice Koh nell’approvare l’ingiunzione non ha esaminato correttamente il tipo di danno subito da Apple, che non deve essere quello relativo all’intero dispositivo, quanto quello che può derivare dall’utilizzo della specifica caratteristica oggetto di violazione.

Nello specifico il brevetto violato è uno solo, il n° 8086604, relativo ad un sistema di ricerca interno al dispositivo. Per aggirare il blocco delle vendite Samsung e Google avevano già collaborato, a fine giugno, per realizzare una rapida patch di sistema che riscrivesse le parti del software “colpevoli” della violazione.

Se nel complesso questa vi sembra un’altra inutile cavillosità che complica ulteriormente uno scenario già abbastanza difficile da comprendere nel suo insieme, beh, l’impressione è corretta. Anche perché questa decisione non ha implicazioni dirette sul vero passaggio importante, vale a dire la ratificazione del verdetto della giuria favorevole ad Apple che ha concluso il processo di primo grado contro Samsung, a fine agosto.

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