Sull’iPhone 6s e l’inesistente Chipgate

di Redazione 1

Chipgate Samsung TSMC A9

Da quando l’iPhone 6s è stato commercializzato, e in seguito smontato e vivisezionato in ogni suo componente, si è fatto un gran parlare attorno ai suoi processori. Come mai ho usato il plurale? Ah ma allora non ne sapete niente. Meglio così, perché ovviamente era la solita fuffa. In questo articolo un po’ di considerazioni a riguardo.

È un bel po’ che si parla di Chipgate. Noi, su The Apple Lounge, non ci abbiamo sprecato neanche mezza parola, finora. Perché? Proverò a spiegarlo.

Ogni volta che esce un nuovo iPhone si ripete il solito copione:

  • Qualcuno stabilisce un nuovo record di permanenza fuori ad un Apple Store per essere il “primo della fila” nonostante oggi sia totalmente inutile perché ci sono iPhone in abbondanza per tutti. Ma il più delle volte ormai si tratta di trovate pubblicitarie.
  • Gli utenti di Facebook hanno da ridire sul nuovo iPhone e sui (insulto a caso) che fanno la fila per spendere tutti quei soldi per uno smartphone.
  • Sul sito ufficiale Apple ci tengono a farci sapere che: “Il nuovo iPhone è il migliore di sempre” — ma va?
  • Nuova colorazione, più gay delle precedenti.
  • YouTube viene invasa di video di unboxing, recensioni e video snuff di torture (chi lo piega, chi lo brucia, chi lo frulla, chi gli spara con un fucile di precisione, chi lo lancia dalla Stazione Spaziale Internazionale, chi lo tiene 2 ore sul fondo di una piscina…)
  • iFixit lo smonta in ogni singolo componente rivelandoci la loro provenienza, e confermando caratteristiche tecniche già annunciate al keynote.
  • Di solito in conseguenza dei due punti precedenti, si diffonde il nuovo problema, il nuovo “Gate”.

Del resto ogni iPhone ha avuto il suo “Gate” (alcuni comprensibili, altri veramente ridicoli):

  • iPhone (2007): Non mandava gli MMS, non aveva il Bluetooth, e tanto altro. Nonostante fosse molto criticato, il nuovo multitouch riusciva comunque ad oscurare la quasi totalità delle sue mancanze.
  • iPhone 3G: Non fa (ancora) i video!!
  • iPhone 3GS: l’interruttore della vibrazione si rompeva con una facilità inaudita.
  • iPhone 4: Antennagate™, il primo “Gate” vero e proprio. Come dimenticare questa canzone? Per non parlare del ritardo del modello bianco. Steve Jobs fu costretto a tenere una conferenza apposita (aperta proprio dalla suddetta canzone), nella quale annunciò che ogni acquirente di iPhone 4 avrebbe avuto diritto ad una cover gratuita — qualsiasi cover risolveva il problema.
  • iPhone 4S: Batterygate, la batteria si scaricava troppo velocemente.
  • iPhone 5: Scuffgate, la colorazione nero ardesia tendeva facilmente, in alcuni modelli, a rovinarsi troppo facilmente.
  • iPhone 5s e 5c: Sensorgate, qualcosa con il coprocessore di movimento M7 all’inizio non funzionava perfettamente. Risolto rapidamente con un aggiornamento software.
  • iPhone 6 Plus: Bendgate, il padellone si piegava troppo facilmente, dicevano. Bonus: Hairgate, perché ti strappava i capelli.
  • iPhone 6s e 6s Plus: Chipgate!

Cos’è il Chipgate

Semplicemente, non tutti gli iPhone 6s e 6s Plus hanno lo stesso processore. In alcuni è prodotto da Samsung (ed è grande 12 nanometri, ovvero 12 miliardesimi di metro), in altri da TSMC (questo è un po’ più grande: 14 nanometri). Come con un uovo di Pasqua, non sai che processore ti capiterà. La differenza sostanziale con l’uovo di Pasqua, però, è che tu un iPhone non dovresti aprirlo, in teoria. Il panico generale è nato dal fatto che sembrava, si sosteneva, che le performance potessero essere sensibilmente differenti a seconda del processore, come sembravano dimostrare alcuni test. E che uno dei due consumasse più batteria.

Come sapere quale processore ha il vostro iPhone 6s

Chipgate iPhone 6s
Se siete deboli di cuore non fatelo, la delusione potrebbe distruggervi.

Premessa: saperlo non vi servirà a nulla. Ma se proprio morite dalla curiosità, ecco cosa dovete fare:

  1. Aprite l’App Store
  2. Cercate l’app “Lirum Device Info Lite – System Monitor” e scaricatela
  3. Andate su Home (in basso)
  4. Guardate il codice affianco a Model: se è N66AP o N71AP, mi dispiace, ma avete un processore Samsung. Se invece il codice è N66MAP o N71MAP, correte a comprare una bottiglia di champagne perché avete un TSMC. Sono ironico, ovviamente. Non cambia nulla. Per la cronaca, il mio iPhone 6s Plus riporta N66AP, eppure ho resistito alla tentazione di buttarmi dalla finestra.

Il verdetto di Consumer Reports

A distruggere una volta per tutte (si spera) queste teorie, è proprio il magazine che cinque anni fa infiammò l’Antennagate: Consumer Reports. Nella pagina che vi ho appena linkato, sono descritte minuziosamente le tecniche che hanno utilizzato per confrontare i vari dispositivi, ad esempio impostandoli con i medesimi parametri come luminosità del display, notifiche, impostazioni, app installate, eccetera, per assicurarsi che il setup fosse identico. Sono stati anche collegati allo stesso network, con le stesse impostazioni di connessione. Il tutto è stato svolto in una camera isolata, che garantisse l’isolamento dai “segnali randagi” (non sono un tecnico e non ho idea di cosa voglia dire, anche se posso andare per un’idea). Un lavoro particolarmente noioso, ci tengono a farci sapere. Ma qualcuno doveva pur farlo. E alla fine sono arrivati alla tanto ambita risposta, come si legge dal loro verdetto:

Consumer Reports: “The Chipgate Verdict”

Non abbiamo trovato differenze sostanziali nella durata della batteria o nella temperatura del dispositivo tra i modelli di iPhone 6s che abbiamo utilizzato per testare i vari chip.

Per inciso: gli smartphone sono complicati almeno quanto le persone che li utilizzano, ed è quindi impossibile dire con certezza quanto le differenze riguardo la durata della batteria, o la temperatura, che abbiamo misurato in questo Chipgate test siano consistenti in ogni possibile situazione. Ma se gli acquirenti di un iPhone 6s potranno mai dirsi insoddisfatti dei loro dispositivi, siamo certi che la cosa non deriverà dal fatto che hanno acquistato il modello con il processore “sbagliato”.

La nostra speranza è che questo articolo vi sia servito a superare l’ansia del processore, e che possiate tornare a godervi il vostro iPhone 6s.

P.s. Chissà in quanti sono andati in un Apple Store chiedendo la sostituzione del loro iPhone 6s perché “Il mio processore è prodotto da Samsung!! Ho letto su internet che il processore della TSMC dà prestazioni migliori!”. Ne sapete niente? Nel caso, vi prego, raccontatemi com’è andata nei commenti.

Commenti (1)

  1. Proprio ieri l’ho comprato (6s Plus 64GB). Purtroppo ha il chip della Samsung, però dopo aver letto il tuo articolo sono più tranquillo. Prima di comprarlo ho addirittura chiamato la sede centrale chiedendo se mi mandassero quello con il chip TMSC, ma niente da fare, nè con loro nè tantomeno con quelli dello store dove ho preso il cell. Loro minimizzano il fenomeno e probabilmente è così, solo che mi ci vorrà un pò di tempo per metabolizzare la situazione. Entro i famosi 14 giorni potrei cambiarlo ma dovrei cambiare il colore o prenderlo da 128 GB. E poi? Avrò il 50% di probabilità di ricapitare lo stesso chip della Samsung. Ne vale la pena? Boh, non lo so. Faccio solo una considerazione: non trovo assolutamente corretto che un utente spenda circa 1.000 euro per comprare un iPhone e non è tenuto a sapere quale processore contenga. Io credo che dopo una spesa simile ognuno di noi debba potere scegliere quale processore avere e, se dovesse decidere per quello meno performante, lo dovrebbe pagare di meno.
    Scusa lo sfogo, un utente non tanto soddisfatto!!!!

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