Hai fatto il jailbreak? Non puoi sparare: il caso di Deus Ex: The Fall

di Pasquale Cacciatore 13

deus jailbreak

Dura lotta al jailbreak ed al traffico illegale di applicazioni: da tempo gli sviluppatori tentano di arginare il problema del warez su App Store, ma l’ultima mossa di Square Enix appare davvero geniale.

La casa produttrice, già famosa per titoli come Final Fantasy o Tomb Raider, ha rilasciato da poco su App Store il suo nuovo gioco “Deus Ex: The Fall”. Il prezzo, per i “normali” acquirenti, è di 5,99€; prezzo che si annulla, ovviamente, nell’eventualità del download illegale dell’applicazione su prodotti iOS jailbroken. Ma le due versioni del gioco (quella a pagamento e quella “gratuita”) sembrano differire, e nemmeno di poco.

Gli utenti che installano il gioco su terminali Apple “sbloccati”, infatti, non visualizzano alcune schermate introduttive dell’applicazione, il tutorial e – soprattutto – una volta caricato il primo livello visualizzano un reminder che recita la seguente frase:

Ci dispiace, ma non si può sparare su dispotivi jailbroken”.

In definitiva, la versione dell’applicazione in caso di jailbreak è stata castrata in termini di funzionalità, eliminando quella che è probabilmente la principale caratteristica in un gioco d’azione.

Mossa, dunque, apparantemente geniale da parte dello sviluppatore, che in questo modo potrà frenare il download abusivo del gioco ed evitare perdite di ricavi.

Dall’altra parte, tuttavia, mentre sulla rete iniziano a rimbalzare commenti ironici sulla vicenda, non mancano i dubbi circa quella che potrebbe presto diventare un’azione emulata da altre software house.
La rete per i downloader illegali inaugurata da Square Enix, infatti, certamente impedisce il warez delle applicazioni (il jailbreak è infatti condizione necessaria per l’installazione di questi prodotti); tuttavia, essa finisce per tagliare fuori anche tutti gli utenti “onesti” (virgolette necessarie, considerata l’annosa questione circa la legittimità o meno del jailbreak) che hanno sbloccato il proprio dispositivo per motivi completamente estranei a quelli dello “scrocco” gratuito delle applicazioni.

Nell’attesa di vedere in che modo si comporteranno gli sviluppatori competitors nel prossimo futuro (coglieranno l’idea di Square Enix?), è possibile già immaginare una Apple favorevole all’iniziativa (così come a tutto ciò che possa limitare il fenomeno jailbreak).

Commenti (13)

  1. installare xCon da Cydia per risolvere

  2. Non ho nessun problema a pagare 6 euro per un software fatto bene.

    1. @jack: scusa che centra questo? nessuno dice il contrario mi pare. Anche se lo compri e hai il tel sbloccato mica funziona il gioco

    2. @Micheles75: C’entra perche’ il jail break viene fatto da molti (non da tutti, sono d’accordo!) proprio per non pagare il software.

    3. @jack: Allora dovrebbero trovare un modo serio per bloccare la pirateria. Cioè se io sblocco il cel (non è il mio caso, anche se vorrei per sbsetting) non posso giocare tranquillamente ad un gioco che ho regolarmente pagato?!
      Dovrebbero mettere nelle info sull app store che come requisiti serve un iphone non jailbreakkato.

    4. @Danielecanti: Probabilmente hanno scelto la via piu’ facile. Ma questa e’ la solita storia: per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno etc. etc. etc. Chi ci rimette veramente e’ comunque chi si comporta onestamente, in questi casi.

    5. @Danielecanti: Su App Store non scriveranno mai che devi avere l’iPhone non sbloccato perché è come se al bancomat ti scrivessero “non vengono dati soldi a chi ha il conto vuoto”… Mi sembra abbastanza ovvia la cosa, il jailbreak è una pratica non ufficiale che non ha nessun motivo di essere presa in considerazione, soprattutto dal momento che non è gradita da Apple.

  3. Da molti non da tutti. Ad esempio guarda qui https://app.sugarsync.com/iris/wf/D7304553_8

  4. Come vedi compro ciò che mi serve anche se ho benissimo la possibilità di averle a scrocco quelle stesse cose

    1. @Micheles75: Forse non ci siamo intesi: il mio post iniziale non era riferito a te e/o in risposta a te, e tantomeno voleva avere intento accusatorio (chi e’ senza peccato…). Era solo una considerazione sul fatto che molti (appunto molti, e non tutti) non spendono neanche pochi euro, il costo di un cappuccino e una brioches, per avere un software di qualità e “premiare” in tal modo lo sviluppatore.

    2. @jack: sono con te su questo al 100%. Molti non capiscono che il danno è a loro stessodiscapito alla fine

  5. Che bella generalizzazione: se fai il jailbreak è per non pagare le applicazioni.
    Complimenti, mi è passata la voglia di comprarlo.

  6. Grazie Square Enix, non vedrai mai più un centesimo da me. Ho un dispositivi jailbroken, senza nessun’app crackata.

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