iPhone sbloccato senza codice: l’FBI ha scavalcato Apple

di Luigi De Girolamo 2

iPhone sbloccato senza codice negli Stati Uniti, dove a quanto pare l'FBI è stata in grado di scavalcare Apple in una sfida infinita nel nome della sicurezza (a discapito però della privacy di chi ha scelto questi device)

iPhone

Sono settimane che seguiamo da vicino il caso che avrebbe potuto portare ad un iPhone sbloccato senza codice, considerando il fatto che Apple ha condotto una vera e propria battaglia affinché all’FBI non fosse fornito un software in grado di arrivare a tanto. Questo nonostante le autorità volessero indagare sull’iPhone 5C in possesso di colui che è stato protagonista della strage di San Bernardino.

La notizia inaspettata delle ultime ore, però, sta nel fatto che l’FBI sia riuscita a sbloccare un iPhone senza codice nonostante da Apple non ci sia stata collaborazione, come del resto è stato confermato in mattinata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti:

“La nostra decisione di concludere il contenzioso con Apple si è basata esclusivamente sul fatto che, grazie alla recente assistenza di un partner terzo, siamo ora in grado di sbloccare l’iPhone senza compromettere alcuna informazione memorizzata al suo interno. Abbiamo cercato di ottenere un ordine per obbligare Apple ad aiutarci in questa operazione, allo scopo di portare a termine un impegno che abbiamo assunto nei confronti delle vittime della strage di San Bernardino. Noi non ci fermeremo fino a quando non avremo fatto tutto quello che bisogna fare per portare a termine le indagini”.

Staremo a vedere quali saranno gli effetti a medio e lungo termine sull’immagine di Apple. Se è vero che da un lato il brand di Cupertino si è tolto un peso dallo stomaco, in virtù del fatto che dalle autorità americane non ci saranno ulteriori pressioni su questa storia, allo stesso tempo è altrettanto vero che viene meno uno dei capisaldi della mela. Se ora esiste un iPhone sbloccato senza codice, quali saranno le certezze per gli utenti?

Commenti (2)

  1. Questo è quello che ha dichiarato l’FBI. Liberi di credere al grande fratello e alle sue bugie. Se le cose saranno andate così lo sapremo presto, se altrimenti cadrà il solito “segreto di Stato” beh sarà significativo. Io, a prescindere, in quello che cianciano i servizi federali americani, FBI e CIA non ci credo più dai tempi di Kennedy. Così come non ho mai creduto che nell’iPhone in questione, già ampiamente monitorato essendo un bene pubblico (vedi storia), ci fosse stato il quarto segreto di Fatima, Cristo risorto o Micheal Jackson redivivo.

  2. è quel che dovevano fare già dal principio… quel che però avevano intenzione di fare era in realtà creare un precedente in modo da poterlo rifare in futuro.
    Per quanto mi riguarda sono soddisfatto così, che ci siano aziende di terze parti capaci di scavalcare la sicurezza di qualsiasi os è ok, la lotta tra sicurezza e bachi nel sistema non si esaurirà mai perchè man mano che vengono introdotte funzionalità vengono anche creati nuovi bachi… il fatto che apple crei apposta un baco per far passare l’FBI invece non mi sta bene per niente, perchè tale baco è sicuramente molto più “user-friendly” degli altri e di conseguenza usabile anche da malintenzionati… senza contare che qualsiasi governo (anche non democratico) avrebbe potuto chiedere la stessa cosa ad apple in virtù del precedente.

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