Eddy Cue: i DRM su iTunes furono un male necessario

di Redazione 3

Eddy Cue interrogato durante un processo spiega: Apple odiava i DRM. Ma siamo stati costretti a metterli. La colpa? Delle etichette discografiche. Era l'unico modo che aveva Cupertino per firmare i contratti con Sony, Universale e le altre big.

Eddy Cue, Jimmy Iovine, Apple, Beats Music, Code Conference

DRM sta per Digital Right Management. Ed è un sistema di sicurezza utilizzato per lungo tempo nei file musicali acquistati su iTunes per proteggere l’acquisto ed evitare che il file venisse distribuito liberamente dai suoi acquirenti. Eddy Cue, Senior VP di Apple, ha parlato di DRM durante un recente processo a Oakland, in California.

Il processo è incentrato sull’utilizzo di iTunes. Secondo l’accusa, i DRM inseriti nei file acquistati su iTunes avrebbero reso più difficile utilizzare servizi e dispositivi esterni a quelli forniti da Apple.

Apple, quindi, avrebbe reso il suo software peggiore con il solo scopo di bloccare l’utilizzo di software e hardware di altre compagnie. Cupertino, dall’altra parte, sostiene che i DRM fossero un male necessario.

Lo ha detto proprio CUE, che ha spiegato come Apple abbia sempre odiato i DRM, ma sarebbe stata costretta ad introdurli per convincere le case discografiche a firmare i contratti necessari a distribuire la musica su iTunes Store.

Dopo avere verificato le diverse opzioni sul mercato, Apple si sarebbe quindi votata ad un nuovo sistema, creato da Cupertino e nominato Fairplay, che teneva in considerazione la possibilità di cedere i diritti di riproduzione ad altre compagnie.

Spiega Cue:

Abbiamo pensato fin dal primo momento ad un modo per dare in licenza i nostri DRM, era una delle cose che eravamo convinti fosse giusta da fare perché ci avrebbe permesso di espandere il nostro mercato rapidamente.

Cue, però, spiega che l’hardware dei produttori di terze parti non era sempre compatibile con gli standard di Fairplay. E quando la concorrenza ha provato a creare soluzioni alternative:

Ha fallito miseramente. Una delle aziende che ci ha provato è stata Microsoft.

Apple continua ad usare Fairplay, ma solo per proteggere i file sui propri server. Quando un utente scaricare il brano musicale da iTunes, il DRM viene rimosso.

via

Commenti (3)

  1. sembra la risposta dei vari politicanti italiani LOL

  2. quel che non capisco è… come mai fanno un processo per la musica ora (che non serve a niente) e non lo fanno per i film e gli ebook? se facessero processi utili sarebbe la volta che il DRM scopare sul serio… invece perdono tempo con DRM ormai rimossi sulla musica… posso dirlo un bel: chi se ne FREGA…

  3. Non è una novità… L’avevano reso noto già quando finalmente avevano deciso / avuto la possibilità di rimuoverli, se non sbaglio era proprio Jobs che aveva spiegato il motivo dei DRM fino a quel momento

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