Digidesign: sempre un passo indietro.

di Emanuele L. Cavassa 13

Digirack 003 Protools

Qualche giorno fa, parlando della struttura tecnica sottostante ai Grammy Awards americani, vi abbiamo citato Digidesign, produttore di hardware per la musica, il cui prodotto di punta, ProTools, è il software di produzione musicale più usato negli studi di registrazione di tutto il mondo.

Qui in redazione volevamo scrivervi una recensione d’uso di ProTools 7.3 LE con hardware DigiRack 003 sui nuovi Mac Pro 8 core, ma non è stato possibile.
Infatti la versione 7.3 non ha driver compatibili con Leopard per l’hardware dedicato (che è necessario in quanto la scheda audio è anche il sistema d’autenticazione del programma).

Lo strapotere di Digidesign nel campo audio deve aver dato alla testa ai manager di Avid, la compagnia che possiede Digidesign.


Infatti gli ultimi 2 anni circa sono una storia di continui ritardi nelle uscite delle versioni di ProTools che seguissero le innovazioni tecnologiche di Apple: il passaggio a Intel all’inizio, l’arrivo di Leopard poi.

Ma non è solo verso Apple che Digidesign non è velocissima a rilasciare versioni funzionanti sui nuovi prodotti: anche con Vista ad esempio ci sono ancora problematiche di compatibilità.

Il problema più grosso delle scelte aziendali di Digidesign si era visto con il rilascio di Leopard: un mese prima dell’uscita del nuovo O.S. da parte di Apple Digidesign presentò ProTools 7.4, aggiornamento non certificato per Leopard.

Ufficialmente il software non funzionava su Leopard, in realtà il prodotto di punta, ProTools HD era funzionante, ad avere problemi erano i driver per la gestione delle schede firewire Digirack 003 con la versione LE del software.

E’ comunque incredibile che ad un solo mese dalla presentazione di un nuovo sistema operativo una software house delle dimensioni di Digidesign possa presentare un nuovo prodotto non compatibile con il nascituro sistema.
Anche perchè Apple rilascia ai developer iscritti al programma ADC (Apple Developer Connection) le beta dei prodotti per testare le proprie applicazioni, insieme a tutta la documentazione necessaria per correggere le parti che possono rendere il software incompatibile con i nuovi sistemi operativi, quindi che Digidesign non potesse essere pronta prima è veramente ridicolo.

Oltretutto, da settembre a gennaio 2008 era stata sbandierata la notizia che avrebbero reso compatibile il software contemporaneamente all’uscita dei nuovi Mac Pro che sarebbero stati presentati da Steve Jobs al Keynote.

Sorpresa: i Mac Pro escono la settimana precedente il Keynote, e Digidesign si rende conto che se ora ProTools funziona con Leopard, non è compatibile con i nuovi processori a 8 core inseriti nei Mac Pro!

Sembra di avere a che fare con dei dilettanti.

Invece è una compagnia che detiene sostanzialmente il monopolio della produzione audio professionale.

Le cose più esilaranti si hanno comunque a guardare sul sito di supporto di Digidesign, nell’area compatibilità dei prodotti.

Selezionando Mac Pro come ricerca di compatibilità, si scoprono 2 cose:

1. La versione 7.4 di ProTools è data come Non Approvata – In fase di test per i Mac Pro presentati a Gennaio 2008.

2. La versione 7.3 di ProTools viene qualificata come non Testata sui Mac Pro recenti.

Peccato che la versione 7.3 di ProTools venga data come ufficialmente non compatibile con Leopard e tutti sappiamo che ogni nuovo Mac esce di fabbrica con Leopard installato (e per i major update come il cambio di processore avvenuto a gennaio, è pressoché impossibile installare Tiger, mancando driver fondamentali).

Software ProTools LE

Quindi invece che non testato, potrebbero direttamente scrivere che ProTools LE 7.3 non è compatibile con i nuovi Mac Pro.

Altro incredibile difetto di Digidesign è che se si ha installato un loro prodotto nel Mac, NON si può aggiornare il sistema fino a chè non te lo dicono loro.
Qualunque modifica potrebbe rendere inutilizzabile ProTools: è stato così dal passaggio tra 10.4.8 a 10.4.9 a 10.4.10 e quindi al .11 (sul sito di Digidesign tra l’altro affermano che la versione 7.3 è compatibile solo fino a 10.4.9, ma i nostri test ci rivelano che funziona tranquillamente anche su 10.4.11).

Lo stesso vale per Leopard. La versione di 7.4 finalmente funzionante su 10.5.1, funziona SOLO su 10.5.1.
E qui veramente si sfiora il ridicolo, in quanto è dall’uscita dell’aggiornamento a 10.5.1 che Apple distribuisce seed di 10.5.2 affinchè i developer le testino, per trovarne i bug ma anche per verificare che le proprie applicazioni si comportino correttamente con l’update.
Non è possibile che arrivino con la compatibilità a Leopard poco prima dell’aggiornamento a 10.5.2, il quale invalida di nuovo il funzionamento di ProTools.

E questo sarebbe lo standard di mercato per la produzione musicale?
E’ a quest’azienda che le major affidano la produzione dei brani che ascoltiamo?

Oltretutto l’hardware Digidesign, con l’esplosione di potenza di calcolo delle macchine più recenti, comincia a diventare inutile, non dovendo più sgravare il processore dai calcoli musicali.

Quindi Digidesign deve stare molto attenta, con un concorrente agguerrito come Logic Studio Pro di Apple, che costa un quarto della versione Light di ProTools, da in bundle molti più plugin, ma soprattutto è SEMPRE al passo con gli aggiornamenti dei sistemi Apple.

Ed in un mondo come quello musicale in cui la produzione si fa sui computer Apple, Digidesign non può assolutamente permettersi di rimanere indietro, o presto verrà scalzata dal concorrente.

Commenti (13)

  1. Grande Emanuele. Ottima analisi e mi trovi pienamente d’accordo. Queste sono in gran parte le ragione per cui anche ultimamente ho preferito M-Audio.

  2. Sono totalmente d’accordo con la tua analisi…
    Bell’articolo!

  3. ciao Emanuele,
    sono il direttore di DAC (digitalaudiocentral), il nuovo portale italiano dedicato all’audio digitale, ho letto con interesse il tuo post… mi piacerebbe pubblicarlo sulle nostre pagine, se la cosa ti fa piacere contattami.

    grazie x l’attenzione
    Fausto Colella

  4. Come da vecchio utente Apple e sopratutto Logic ma anche Digidesign
    il mio parere personale senza offese penso che questo sia un :
    Articolo pessimo da poco esperti e sopratutto di PARTE , cosi …. tanto per difendere sempre Apple e che tutto quello che fa va sempre bene ..
    Bisogna invece aprire gli occhi e pensare che il problema numero UNO sta propio in Apple che in questi anni ci ha dato numerose incompabilità e come un orologio svizzero anche questa volta ci darà con i vari passaggi di Leopard .
    Apple troppo affannata nel creare nuove soluzioni e programmi innovativi
    per poi immetterli nel mercato ancora Beta Logic Studio in primis e lo stesso ox10.5 …
    gli utenti apple sono da anni dei beta tester e in pochi se ne accorgono …
    Se non funzionano a dovere i programmi apple che volete da digidesign ?
    non pensate che il problema sia più profondo ?
    conoscendo molto bene gli utenti apple succobi dagli update facili e dalle novità (beta) certamente non ci arrivano ….
    scusatemi se dico come stanno veramente le cose e sopratutto svegliatevi dall’ipnosi … :(

    :)

  5. non mi trovo d’accordo con questo articolo, lavoro da anni con l’audio professionale e quando si usa un software va visto come una workstation a se stante per lavorare. Logic ha 200000 problemi, e apple non li risolve.
    Digidesign invece è più cauta (per quanto anche io odio la sua politica). Garantisce all’utente come avere un sistema stabile. Chi lavora non aggiorna il sistema per avere l’ultima cazzata uscita da apple ma pensa ad usare la sua macchina per lavorare, almeno così si fa in studio.
    Se pensate che sistemi come SADIE usino workstation ottimizzate su windows con processori e sistemi non strapotenti (per quello ci sono i loro DSP) e chi li compra non li usa per giocare con windows, ma per lavorare.
    Trovo quindi più seria Digidesign di apple che ultimamente ha decisamente abbassato il tiro con prodotti non tanto robusti (il mio macbook e non solo il mio hanno dei problemi a livello di robustezza rispetto ad altri)
    comunque altre software hause non riescono a correre dietro agli aggiornamenti di apple.

    trovo un pò superficiale questo discorso

  6. non è possibile che Digidesign non abbia potuto provare il suo software ed il suo hardware sulle beta di Leopard.

    qui non si tratta di aggiornare o non aggiornare per star dietro “all’ultima cazzata uscita da apple”.
    qui il problema è che con digidesign non puoi aggiornare se esce un aggiornamento di sicurezza di mac osx o di quicktime, cosa gravissima: se si chiamano aggiornamenti di sicurezza, un motivo ci sarà!

    oltretutto con ogni uscita dell’OS nuovo, apple sostituisce il sistema preinstallato con ogni mac venduto: non è possibile che ancora a maggio non ci sia una versione di Protools funzionante su Leopard 10.5.2 che è quello che ci si trova comprando un nuovo Mac Pro (e vogliamo parlare del fatto che la versione di Protools compatibile Leopard non riesce a girare sui nuovi processori dei nuovi Mac Pro?)

    qui il discorso non è superficiale, se non da parte di digidesign: “Garantisce all’utente come avere un sistema stabile.” mi pare una scusa un po’ fragile: se il suo software fosse ben scritto, non dovrei dover aspettare l’ok di digidesign per aggiornare.

    se tutte le aziende facessero così, sarebbe un delirio: aspettare l’approvazione di adobe sennò photoshop non gira più con l’aggiornamento di leopard, aspettare l’approvazione di microsoft sennò office non gira più con l’aggiornamento di sicurezza di quicktime, aspettare l’approvazione di mozilla sennò firefox e camino non riescono a girare se aggiorno il firmware del mac…

    mi sembra poco serio il discorso di digidesign!

  7. Grazie Digidesign che prima di certificare un update del sistema operativo
    ce lo devi dire tu … in questo modo di sicuro non si incappa in brutte sorprese , sono sicurissimo che per chi lavora professionalmente
    in uno studio audio frega una cicca dell’ ultimo security update
    o dell’ultimo sistema operativo felino micino ! .
    Il fatto che con gli ultimi MacPro che istalla solo Leopard non si possa usare
    protools questo si sapeva già … quindi tutte lamentele e scuse date dall’ansia di comprare l’ultimo gioiello Apple …. , si deve aspettare prima di comprare il nuovo computer si deve aspettare la certificazione digidesign punto e stop .

    poi cmq penso che Leopard sia un gran bugnone .. ha deluso parecchio
    troppa multimedialità per i miei gusti e troppe risorse della cpu gettate al vento

    ahhh come vorrei un OS che sia OS e basta , tutta questa multimedialità a che ci serve a fa .. in studio ?
    sono molto preoccupato per il futuro !
    saluti Ioles

    :)

  8. credo che prima di parlare si debba riflettere su cosa e su quanto si pretende dal propio sistema, probabilmente in futuro avremo dei computers che avranno una potenza per fare belle cose, vorrei aggiungere che comunque i dsp dedicati come ad esempio quelli che vengono offerti dalla Digidesign fanno ancora una grande differenza in qualità a paragone di qualsiasi configurazione basata sulla cpu di un computer.
    personalmente ho iniziato a lavorare quando si usavano i banchi analogici e campionatori ( i costi erano proibitivi) ma un ragazzo di 20 anni oggi… cosa può paragonare se non ha assimilato cosa era l’analogico?
    i problemi sulla compatibilità ci sono sempre stati e sempre lo saranno, ci sono tante persone che lavorano per assemblare e costruire un progetto, non si può solo criticare, penso che la musica stia nella testa , gli strumenti per farla nascere ci sono e sinceramente pochi sanno che servono poche cose ma quelle giuste.
    agggiungo per finire, quanti di cosa ho scritto hanno mai ascoltato come suonava il primo Protools? aveva quante traccie su cui lavorare? Bè … eppure la musica che veniva realizzata 20 anni fa girava li, ed oggi ci troviamo a parlare di quantità, compatibilità, si fanno le gare a chi ha + plugins, ma un fonico maturo se li costruisce da se, semplicemente combinadoli fra loro. ciao a tutti coloro che forse non hanno ancora imparato ad ascoltare, ma fanno musica.

  9. Questo si chiama parlare!

    Stefano dice:

    credo che prima di parlare si debba riflettere su cosa e su quanto si pretende dal propio sistema, probabilmente in futuro avremo dei computers che avranno una potenza per fare belle cose, vorrei aggiungere che comunque i dsp dedicati come ad esempio quelli che vengono offerti dalla Digidesign fanno ancora una grande differenza in qualità a paragone di qualsiasi configurazione basata sulla cpu di un computer.
    personalmente ho iniziato a lavorare quando si usavano i banchi analogici e campionatori ( i costi erano proibitivi) ma un ragazzo di 20 anni oggi… cosa può paragonare se non ha assimilato cosa era l’analogico?
    i problemi sulla compatibilità ci sono sempre stati e sempre lo saranno, ci sono tante persone che lavorano per assemblare e costruire un progetto, non si può solo criticare, penso che la musica stia nella testa , gli strumenti per farla nascere ci sono e sinceramente pochi sanno che servono poche cose ma quelle giuste.
    agggiungo per finire, quanti di cosa ho scritto hanno mai ascoltato come suonava il primo Protools? aveva quante traccie su cui lavorare? Bè … eppure la musica che veniva realizzata 20 anni fa girava li, ed oggi ci troviamo a parlare di quantità, compatibilità, si fanno le gare a chi ha + plugins, ma un fonico maturo se li costruisce da se, semplicemente combinadoli fra loro. ciao a tutti coloro che forse non hanno ancora imparato ad ascoltare, ma fanno musica.

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