Applicazioni Mac OS X su Linux: ora si può

di Pasquale Cacciatore 3

linux mac os x

L’annoso problema dell’esecuzione di software Windows su distribuzioni Linux è stato risolto nel tempo con la creazione di Wine, software celebre sui sistemi Unix: ora è disponibile una controparte che si dichiara capace di eseguire applicazioni OS X su Linux.

L’applicazione in questione è Darling, sviluppata dal praghese Luboš Doležel, e si propone di “emulare” i software progettati per OS X su sistemi Unix (come, ad esempio, una distribuzione di Ubuntu). Per far ciò, viene utilizzato il linguaggio di Darwin, il sistema operativo open-source di Apple (per intenderci, quello che assieme all’interfaccia grafica Aqua forma il core di Mac OS X); il nome del progetto (Darling) è proprio un mix fra Darwin e Linux.

La strada, però, è certamente lunga. In un’intervista online, infatti, lo sviluppatore Doležel ha affermato che al momento Darling riesce ad eseguire esclusivamente basiche applicazioni ad interfaccia solo-testo, che rimane comunque un grande risultato.
Altro problema è che di certo il software non è ancora molto intuitivo: a differenza di Wine, ad esempio, gli utenti di Darling devono compilare autonomamente il codice e manovrare l’ “emulatore” attraverso comandi di terminale.

Il prossimo passo per il progetto sarà tentare l’emulazione di pacchetti d’applicazioni .dmg e .pkg: Doležel ha già trovato un modo per montare i file .dmg su Linux direttamente senza privilegi di root, mentre un installer per i file .pkg è in via di sviluppo.

Il fatto di condividere le tecnologie ed i linguaggi Unix, a detta dello sviluppatore, ha permesso di sviluppare Darling con molte difficoltà in meno di quelle che ci sarebbero state se i due sistemi avessero parlato lingue diverse. Il futuro delineato è quello che porterò a maggiore sinergia fra i due sistemi operativi, permettendo magari a Darling di raggiungere il grado di maturità di Wine.

Commenti (3)

  1. Anch’io ero convinto che wine fosse un’alternativa ma in realtà non è così.
    Molto meglio un porting anche non perfetto che l’esecuzione su wine. Ma anche solo un os in virtuale.
    Inoltre l’esecuzione di programmi Linux su osx (il contrario) esiste da molto e usa un sistema molto più efficace… Macport. Che alla fine permette di avere dei programmi installati non dei porting.
    Wine su osx ma anche su Linux va bene solo per programmi come notepad++. (o poco più). Ad esempio Unity3d che è un motore grafico su wine non gira ed è per ora esclusivo di osx e Windows.
    Questo è comunque un bel progetto, ma dovranno fare ancora meglio di wine. Perché se una macchina virtuale ha meno problemi questi software perdono il loro scopo

    1. @Lief: @Lief: Lief ha detto:

      Wine su osx ma anche su Linux va bene solo per programmi come notepad++. (o poco più)

      Ed altre desk utility come winrar, ultraiso, adobe, office, etc.. giochi come skirym, the sims, doom3, etc..

      Perché se una macchina virtuale ha meno problemi questi software perdono il loro scopo (o poco più)

      Wine funziona discretamante, non ha miliardi di problemi. Basta saperlo configurare come si deve.

      Ad esempio Unity3d che è un motore grafico su wine non gira ed è per ora esclusivo di osx e Windows.

      Se non c’è interesse commerciale perchè renderlo compatibile con wine? Da parte di unity non esiste motivazione, quindi gli sviluppatori di wine devo divertar matti per adattare il loro software ad accogliere un’applicazione sviluppata per un sistema diverso nell’intera struttura.

      Inoltre l’esecuzione di programmi Linux su osx (il contrario) esiste da molto e usa un sistema molto più efficace… Macport. Che alla fine permette di avere dei programmi installati non dei porting.

      Vuoi mettere a confronto lo sviluppare una compatibilità tra due sistemi molto simili (linux-osx) o tra due strutture completamente differenti (linux-win).

      Cerca delle guide su internet per wine, è semplice configurarlo.

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