Apple Vs Samsung, lo scontro si fa subito rovente

di Redazione Commenta

Questa settimana, come avrete sicuramente avuto modo di leggere nei giorni scorsi, si è aperto in California quello che gli esperti già chiamano “patent trial of the century”, ovvero il processo del secolo fra Apple e Samsung.
I legali delle due parti si sono già dati da fare per accattivarsi il parere favorevole della giuria di 10 persone che dovrà esprimere il proprio giudizio. Sono già stati sentiti alcuni testimoni illustri e gli avvocati dell’azienda coreana hanno fatto infuriare il giudice Lucy Koh consegnando alla stampa dei documenti non ammessi come prova.

Il team legale di Samsung non ha iniziato il processo con il piede giusto. Negata dalla Corte, a più riprese, la possibilità di addurre alcune slide di “prova” che insistono sulla questione “Apple ha copiato Sony” e mostrano prototipi Samsung simili all’iPhone ma datati 2006, gli avvocati hanno deciso di passare quelle informazioni alla stampa. Su AllThingsDigital sono così comparse le immagini “incriminate”, con una comunicazione da parte dei legali in cui veniva contestata in pieno la decisione del giudice sulla linea del “se avessimo mostrato queste immagini alla giuria avremmo vinto”.

Eccole qui sotto le immagini con cui Samsung cerca di difendersi chiamando in causa dei prototipi poco credibili, più simili ad un Nokia 5800 che ad un iPhone, e provando a riproporre la tesi del prototipo Sony, che ha creato non poca confusione nel pubblico (grazie anche alla pessima copertura garantita dai media pressapochisti).

Quel prototipo diventerà l’F700, un telefono Samsung del 2007, non smartphone (senza applicazioni), con una tastiera querty che scivolava fuori e un menu totalmente differente da quello che iPhone OS introdusse per primo. Samsung ci aveva già provato in passato e non sono pochi gli utenti Android che per prendere le parti di Samsung lo utilizzano come lampante esempio (a parer loro) del fatto che sarebbe addirittura stata Apple a copiare dall’azienda coreana. Roba da chiodi, che Nilay Patel provvede a smontare con perizia e pazienza in un interessante articolo su The Verge, con un’immagine a corredo che già parla da sola.

La risposta della giudice Koh alla “mossa” dei legali Samsung non si è fatta attendere. Secondo i reporter Koh si è mostrata arrabbiatissima per la fuga volontaria di materiale e ha richiesto un incontro privato con John Quinn, capo legale dell’azienda coreana, al fine di appurare il responsabile dell’autorizzazione alla pubblicazione di quel materiale.

Un’operazione, quella dei legali, che tradisce una certa preoccupazione da parte di Samsung. Consci del rischio rappresentato da questo processo, gli avvocati hanno pensato bene di ricorrere ad una facile strategia mediatica che potrebbe però ritorcersi contro di loro in tribunale.

Quanto alla questione prototipo Sony è già stato appurato che Jony Ive chiese a Shin Nishibori di disegnare un telefono “come avrebbe potuto farlo Sony”. Non c’è nessuno prodotto Sony in ballo, dunque, ma solo un mock-up prodotto comunque da Apple e datato 2006, successivo cioè di un anno al prototipo Purple del 2005, giù molto simile alla versione definitiva del telefono Apple.

Nel frattempo al processo hanno già potuto testimoniare Chris Stringer, designer Apple con 17 anni di esperienza all’azienda, e, seppure per poco tempo prima dell’aggiornamento della seduta di martedì, anche Phil Schiller.

Stringer ha mostrato alla Corte e alla giuria una lunga sequela di prototipi, atti a delineare il percorso evolutivo del design dell’iPhone nei due o tre anni che precedettero il lancio, e ha aggiunto alcune interessanti osservazioni sui metodi creativi applicati dal team di design Apple, che ha definito un “gruppo di persone che si conosce e lavora insieme da fin troppo tempo”.

Fra gli altri testimoni illustri che saranno sentiti in veste di testimoni ci sono anche Scott Forstall e la designer e illustratrice Susan Kare, uno dei membri storici del Macintosh team originario sentita in veste di esperta di interface design dall’esperienza trentennale nel settore.

 

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