Apple VS Nokia, prime stime sulle cifre dell’accordo e altre implicazioni

di Redazione 6

Apple contro Nokia

Ieri Nokia ha ufficializzato la stipula di un accordo extragiudiziale con Apple che segna il termine delle ostilità legali fra le due aziende. A perderci è nettamente Cupertino, che ha accettato di pagare all’azienda finlandese un una tantum e le royalties per il futuro sfruttamento dei brevetti al centro del contendere.
Le cifre dell’accordo sono top secret ma diversi analisti hanno già provveduto a tirar fuori le prime stime delle dimensioni finanziarie di una pace parecchio costosa. Si vocifera di un pagamento di 420 milioni di € (608 mln $ ) “sull’unghia” e di successivi versamenti di circa 95 milioni di Euro a trimestre per le royalties.
Il patteggiamento fra i due giganti potrebbe inoltre avere non poche implicazioni anche per gli altri produttori di smartphone, che potrebbero trovarsi a fronteggiare Nokia per l’utilizzo degli stessi brevetti per cui Apple ha raggiunto l’accordo.

E io pago!

Le cifre che citavamo poco sopra sono state stimate da Kai Korschelt, analista di Deutsch Bank, sulla base di precedenti accordi analoghi nel settore e prendendo in considerazione gli attuali dati di vendita dell’iPhone, ovvero il prodotto per il quali Apple in futuro dovrà pagare le royalties a Nokia.

Fra i precedenti citati, in dollari:

  • 612 mln di $ – Pagati da RIM a NTP nel 2006
  • 891 mln di $ – Pagati (su 4 anni) da Qualcomm a Broadcom nel 2009
  • 515 mln di $ e  414 mln di $ – Pagati rispettivamente da Samsung e LG a Kodak nel 2009
  • 2,3 miliardi di $ – Pagati da Nokia a Qualcomm nel 2008

Per quanto riguarda le royalties è stato calcolato che Apple dovrà versare indicativamente al rivale finlandese circa l’1% degli introiti legati alle vendite di iPhone. La cifra di 95 milioni di Euro a trimestre è calcolata sulla base dei 110 milioni di iPhone venduti fino al primo quarto fiscale di quest’anno ad un prezzo medio di 550$.

Cifre che Apple riesce a spendere senza troppi problemi, grazie alla ampia disponibilità di liquidità, ma che significano molto per Nokia. L’analista Patrick Standaert, di Morgan Stanley, ha però precisato che per quanto questa nuova fonte di introiti per l’azienda finlandese sia una una buona notizia, le stime di lungo termine rimangono invariate. Nokia è un’azienda che deve ricavare il proprio fatturato principalmente dai prodotti. Se calano le vendite, per gli analisti non c’è revenue stream alternativo che tenga.

Android dovrà pagare?

Il vincitore della disputa legale fra Apple e Nokia è chiaramente il produttore finlandese. Ma per Cupertino la sconfitta che si è profilata, per quanto dura, è la migliore cui  potesse aspirare. Secondo quanto dichiarato da alcuni portavoce Apple al NYT quello con Nokia è innanzitutto un patto di licenza incrociata. Significa che una buona parte del pagamento è costituita dalla concessione a Nokia di brevetti Apple.

Il fatto che Apple, un’azienda il cui parco brevetti è sufficiente grande per affrontare con la dovuta tranquillità qualsiasi scontro sul campo della proprietà intellettuale, abbia deciso di sganciare, implica che i brevetti Nokia sono di prima categoria. Molti altri produttori di terminali Android, che non hanno a disposizione un armamento di patent particolarmente nutrito, potrebbero trovarsi costretti in un prossimo futuro a pagare Nokia ben più di quanto abbia pagato (e pagherà) Apple. In parole povere: se non hai nulla con cui contrastare le richieste del gigante finlandese, significa che in caso di accordo di licenza non ci sarà nessuna proprietà intellettuale da dare vicendevolmente in pegno per versare un risarcimento più contenuto. E non è finita: Apple può permettersi di sfrondare il margine larghissimo di iPhone di un 1% da girare a Nokia. Quello stesso 1% potrebbe avere un peso ben diverso sui margini strettissimi con cui molti (la maggior parte) dei produttori di terminali Android si trovano ad operare.

Ora che la battaglia con Nokia è terminata, Apple può spostare infine tutta la propria potenza di fuoco legale su altri fronti. In primis contro Samsung (la famosa causa per plagio – da un punto di vista legale senza dubbio la più interessante) ma anche contro Motorola e HTC.  L’accordo fra Apple e Nokia è dunque una prima svolta importante che segnerà il futuro di buona parte delle cause attualmente in corso nel litigiosissimo settore mobile.

Commenti (6)

  1. Finalmente un po’ di chiarezza, però una domanda: Nokia non ha sempre affermato che tutti gli altri produttori di telefoni già pagano le royalties e l’unica a non farlo era Apple?
    Mi pare anche di aver letto in giro che i brevetti concessi in licenza a Nokia da Apple non riguardano quelli sul multitouch, e questo è molto importante.

  2. Scusate l’ignoranza….

    ma di QUALI brevetti si parla???

  3. Si infatti diverse volte nokia ha affermato che le altre case già pagavano per una serie di brevetti e che Apple avrebbe dovuto fare lo stesso…quindi la situazione presunta nell’articolo non si può verificare anzi si è già verificata ma al contrario, ossia le altre case già pagavano, Apple no e quindi ha dovuto sganciare per rimanere in gioco.

  4. … e quindi, se 2+2=4 è come se Apple avesse dato dei soldi a Microsoft, visto gli accordi tra Nokia e MS o sbaglio?

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