Apple vince: Psystar ha violato il copyright di Mac OS X

di Redazione 29

applewins

Lo scorso venerdì 13 novembre il giudice William Alsup, in nome del Tribunale della California del Nord, ha deciso di accettare la richiesta di Summary Judgment depositata un mese fa da Apple e di respingere la medesima richiesta contestualmente depositata da Psystar. In soldoni significa, come spiega Groklaw, che Psystar è fritta. In sostanza la decisione del giudice agisce sul nucleo del procedimento: Psystar, nel produrre e commercializzare i propri PC cloni, ha infranto le leggi sul copyright e il DMCA (Digital Millennium Copyright Act).

Rimangono ancora aperte alcune parti del caso, relative a infrazioni minori denunciate da Apple per le quali probabilmente si andrà comunque a processo (a meno che Psystar non decida di patteggiare su quei fronti). Si può però già dire che Apple ha vinto la causa per il semplice fatto che la base su cui Psystar aveva basato la propria difesa è crollata del tutto. Apple non ha abusato della propria posizione e Psystar non aveva il diritto di vendere cloni.

Nell’ordinamento giudiziario statunitense il Summary Judgement consente di richiedere un giudizio anticipato che possa accorciare i tempi del procedimento ed evitare che si vada a processo se la Corte, preso atto di quanto dibattuto fino a quel momento e su mozione di una o di entrambe le parti, ritiene di poter già sentenziare. E’ quello che è avvenuto in questo caso. Il giudice Alsup, senza aspettare il processo del gennaio 2010, ha ritenuto che vi fosse la possibilità di giudicare in merito, dando di fatto ragione ad Apple sulla questione nodale del dibattimento e dando torto a Psystar, bollando come infondata la controdenuncia del produttore di cloni che seguì alla citazione originaria depositata da Apple.

E’ stato inoltre appurato che (diversamente da quanto si era capito finora) Psystar non ha utilizzato una copia originale di Mac OS X  per ogni clone prodotto. Secondo quanto si legge nel documento della corte il produttore di cloni avrebbe utilizzato copie di Mac OS X duplicate illegalmente da un disco originale. Esatto, Psystar non solo produce cloni, ma per di più le copie di OS X che ci installa sopra sono pure “taroccate”. Alla luce di questi fatti stupisce che questo caso sia riuscito a trascinarsi fino ad oggi. Francamente è difficile scorgere quella minaccia al sistema Apple che in molti durante quest’ultimo anno e mezzo hanno voluto vedere in questo banale caso di infrazione del copyright.

Tutte le questioni sull’Open Source (cui Psystar ha tentato a più riprese di appellarsi con estrema meschinità, auto-eleggendosi come paladina di una comunità – quella Hackintosh- alla quale ha solo rubato a piene mani) non sono in discussione in questo caso. Qui si parla di un’azienda che si impossessa del lavoro e di un prodotto commerciale di un’altra azienda per trarne un ricavo. Punto.

L’unica flebile speranza per Psystar rimane l’appello, ultima risorsa cui delle persone sane di mente, a questo punto, non tenterebbero mai di aggrapparsi. Ma è pur sempre dei fratelli Pedraza che stiamo parlando. C’è anche un altro caso in Florida su cui bisognerà decidere. Psystar aveva denunciato Apple anche in quello stato per le medesime ragioni rigettate dal giudice Alsup (abuso del copyright) ma in relazione a Snow Leopard. Praticamente impossibile che i giudici della costa Est non tengano conto del fatto che Psystar ha appena perso una causa identica in California.

Il 14 dicembre prossimo ci sarà comunque una nuova udienza in cui si discuterà delle altre accuse mosse da Apple, relative ad infringements minori. Il grosso è fatto e la querelle Psystar si avvia verso la fine che, francamente, in tanti si aspettavano.

Commenti (29)

  1. Qualcuno aveva dubbi? Lol.

  2. E’ una vergogna..

  3. Mattias dice:

    Che peccato…

    heeee???
    spero ci sia un senso ironico in questo “peccato…”

    o.o

  4. Era così palese la cosa che dire “è durata fin troppo la cosa” è poco…..

  5. morpe dice:

    Mattias dice:
    Che peccato…

    heeee???

    spero ci sia un senso ironico in questo “peccato…”
    o.o

    nono esprimevo proprio il mio dissenso… Odio il fatto che ci abbiano rubato i codici di boot123 però apprezzo il carattere.

  6. L’aver tentato di lucrare sul lavoro della comunità OSx86 è davvero poco dignitoso.
    Rimane il fatto che OSX è l’unica piattaforma su cui sviluppare dei driver può venir equiparato ad un atto illegale. Ricordiamoci che il bootloader EFI che tentavano di vendere (ma che in realtà è solo un rebranding di chameleon) è opensource ed esterno alla apple (quindi non modifica alcune parte del sistema). Il resto dei kexts usati per girare su un PC generico sono resi possibili dal fatto che apple pubblica i sorgenti, che sono appunto liberamente scaricabili e modificabili. Quindi non vedo nessun atto criminale.

    L’unico vero punto è la EULA, e cosa una persona possa fare con una copia di software che ha pagato e che, in teoria, possiede: se acquistassi una copia di Snow Leopard e decidessi liberamente di spaccare il DVD in due parti nessuno ci vedrebbe nulla di male: “E’ tuo fai quello che ti pare”. Se però uso un qualcosa di mio in una maniera che non piace al produttore software allora diventa illegale. E’ come dire che se un giorno Apple decidesse nella EULA che è vietato spaccare in due il supporto,noi tutti non potremmo più decidere di rompere il DVD. E’ come un qualcuno che ti vende una casa che ha costruito e, dopo che ha preso i soldi, ti obbliga ai tinteggiare le pareti o arredarla come dice lui.

  7. @ burt0n:
    feci lo stesso paragone dicendo “è come se la apple scrive su di un contratto : lo beverai comunque, e sarà giusto che tu lo farai” ma qui a nessuno importa. hai pienamente ragione.

  8. @ burt0n:
    Non compri il software, compri una licenza d’uso. Sono due cose completamente distinte.

  9. @ Zererico:
    “si ma da li in poi io vengo in possesso del codice, e da li me ne faccio questo che voglio” questa è la nostra filosofia.

  10. @ Zererico:

    è questo il vero problema. Nonostante tu abbia cacciato i soldi, i bit che sono su quel dvd NON sono tuoi. E non intendo il codice in sè od il software in sè, è ovvio che QUELLO è della Apple. Intendo dire quella singola istanza dei bit che compongo il sistema operativo sul TUO dvd, quella singola copia.

    E’ come pagare una macchina non per ottenere quella singola copia della macchina, ma il diritto a guidarla. Solo che con le macchine è un discorso deleterio e con il software funziona così.

    Rimane il fatto che tutto il progetto OSx86 fa benissimo alla Apple e non male. E’ il modo in cui la Apple ha coperto la fascia di mercato degli smanettoni,geek,hacker, power users (chiamateli un pò come volete). Mentre una certa fascia di utenza è storicamente legata alla piattaforma di Cupertino, come grafici o esperti del settore audio/video, c’è tutto un mercato di tecnocrati su cui apple non è mai riuscita a mettere le mani prima dell’avvento del loro sistema Unix e della piattaforma Intel: ti faccio provare facilmente il mio sistema, tanto so che dopo comprerai un pezzo del mio hardware. Ed è vero, io prima del mio hackintosh non avrei mai comprato hardware Apple, ora aspetto solo l’uscita dei nuovi MBP per farmi un 15”. Il problema è che il sistema OSx86 è diventato così stabile (si può usare tranquillamente come macchina principale) che qualcuno ha pensato bene di farci su soldi, ribaltando l’intento iniziale di Apple, che era quello di assorbire nuovi utenti. Ecco il perchè della recente eliminazione del supporto Atom, per dare un segnale mediatico. Il blocco è infatti talmente triviale, che non è stato necessario nemmeno attendere l’uscita dei sorgenti del kernel 10.2.0, è bastata una bin patch arrivata dopo 12 ore. Quello che si voleva ottenere era la diffusione del messaggio “Non vogliamo che qualcuno ci provi a far soldi”, pur lasciando la possibilità al privato smanettone, di continuare ad avere il suo netbook con Snow Leopard.

  11. @ mattias:
    Si perfetto, ma la “vostra filosofia” si scontra con la legge.
    E’ inutile esprimersi se non conoscete bene ciò di cui state parlando.
    Tu non acquisti il software, tu acquisti semplicemente una licenza (ergo una concessione della casa produttrice ad utilizzarlo secondo sue regole, proprio per questo viene proposta durante l’ installazione l’ adesione al contratto).

  12. @ Federico:
    conosco benissimo cio di cui sto parlando tranquillo :-)

  13. Alleluja, non ne potevo più!

  14. I farabutti psystar avranno quello che si meritano: la bancarotta!

    Apple lavora e spende soldi su quelle cose. Psystar furbetta del quartierino!

  15. burt0n dice:

    @ Zererico:
    E’ come pagare una macchina non per ottenere quella singola copia della macchina, ma il diritto a guidarla. Solo che con le macchine è un discorso deleterio e con il software funziona così.

    è come se prendi una ferrari smonti il motore e lo monti su una opel, secondo te è legale farlo?

  16. @ marco:
    Io penso di sì, visto che la macchina è tua e ci fai quello che ti pare… Mac OS X non è tuo, te lo stanno facendo usare “in affitto”.

  17. Comunque per tutti i software è così. Allora apriamo il progetto PsAdobe4 perchè Adobe mi dà in affitto i suoi prodotti e non me li lascia modificare come voglio…

  18. @ Federica:

    ma infatti io non dico che non sia così, dico che non dovrebbe essere così!

    L’esempio della macchina serve a far capire come in alcuni settori un discorso di questo tipo sarebbe deleterio, mentre col software è (semi)pacificamente accettato. E’ ovvio che se compro una panda, i “diritti” della panda (soluzioni ingegneristiche, di design, schemi elettrici etc..) appartengono alla FIAT, ma quella panda è mia!

  19. @ burt0n:
    E allora la stessa cosa dovrebbe valere per le immagini: alcune le vendono sotto un tipo di licenza, altre ne usano un’altra. C’è chi con la licenza dà il diritto di rivenderla e chi invece solo per uso personale senza scopo di lucro. Ma, seguendo il tuo ragionamento io potrei vendere un’immagine che ho comprato per uso personale e coperta da Copyright perchè quell’immagine tanto è mia… Le leggi non si “saltano” con un “ma tanto” o un “chissene frega” o “è di mia proprietà perchè l’ho comprato e ci faccio quello che voglio”…

    Federica

  20. In realtà si può tranquillamente comprare una Ferrari, prendere il suo motore e montarlo su una Opel, farsela immatricolare dalla motorizzazione e girarci in strada tranquillamente.
    Quello che non si può fare è chiamarla Ferrari. O Opel.
    La Apple invece ti impedisce di farlo perché, a suo dire, non hai diritto di modificare una macchina della quale hai solo la licenza d’uso.

  21. @ Federica:

    Io non ho mai parlato di vendere. Il mio discorso vale per prodotti che ho acquistato e su cui vorrei vantare qualche tipo di diritto su come poterlo utilizzare in un ottica customer-side. Riguardo alle immagini che ho acquistato, credo di avere il diritto di cancellarla dal mio hard-disk o di aprire mspaint.exe, pasticciarla e salvarla, perché quei singoli bit sono miei.

    La differenza è proprio qui: se io vendessi l’immagine, venderei l’immagine in sè, quindi l’opera di un altro e questo sarebbe giustamente scorretto. Ma l’utilizzo della mia copia è solo affar mio. Ciò che tento di stressare è il concetto di “entità in sè”, che appartiene al venditore e su cui può vantare diritti, e la singola istanziazione di quella entità che invece ho acquistato e appartiene (o dovrebbe appartenere) a me.

    ciao!

  22. @ burt0n:
    Ho capito cosa vuoi dire, ma poi tutti farebbero i furbetti. Apple produce hardware e software e ha il diritto di decidere come far utilizzare i propri prodotti. Se non si vogliono seguire le regole dettate dalla casa produttrice allora non si accetta il contratto, semplicemente. Il discorso che fai non sta nè in cielo nè in terra perchè chi produce software non vuole che sia modificato a piacimento dal primo che passa che, una volta modificato, potrebbe essere rivenduto (poichè non si tratterebbe più di un software specifico). Quindi si accetta la licenza che protegge la casa produttrice da eventuali furti o usi impropri del prodotto.

    Fede :)

  23. @ Federica:

    la cosa strana è che il contratto è visionabile solo DOPO aver acquistato il prodotto. Prima vado nel mio Retail Store, compro Snow Leopard e solo dopo ho il diritto di decidere se le condizioni di utilizzo mi stanno bene o no!

    ciao!

  24. Joc
    ma che paragoni fai?!

    Il paragone giusto è che prendi la Ferrari, togli il motore, lo metti nella Opel che POI COMMERCIALIZZI dicendo che la Opel ha i motori Ferrari.

    LA QUESTIONE STA NELL’Uso commerciale.

    I f.arabutti sfruttano commercialmente il lavoro DI ANNI DI ALTRI (APPLE) su cui Apple ha speso milioni. ci arrivi?

    L’OS È UN PRODOTTO. mettetevelo in testa.

  25. Burton
    mica vero: sul sito Apple trovi tutto il materiale e le licenze in PDF.
    E in ogni caso non funziona così solo per Apple ma per tutti.

  26. @dalliphone: io non ho detto altro se non quello che PUOI fare.
    Non ho sostenuto che si potesse vendere come “Opel con motori Ferrari” la macchina elaborata, non ho detto che la si può commercializzare (a meno di non avere le opportune autorizzazioni).
    Secondo la Apple, però, tu non puoi nemmeno modificare il S.O. per il tuo uso privato. Che non è il caso della Psystar, ma è comunque una limitazione non da poco.

  27. @ burt0n:
    A dire la verità sul sito di Apple c’è tutto… Forse non si vuole avere la voglia di consultarlo…

  28. @ Federica:
    magari non tutti hanno internet. e poi se lo fa la psystar, o lo faccio io, è uguale… vendendomelo con l’osx installato mi risparmia solo tempo.

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