iMusic: un brano tutto suonato su iPad

di Redazione 1

GarageBand è una delle applicazioni che fanno parte della suite iLife per Mac. Da qualche mese, precisamente dalla presentazione di iPad 2 avvenuta il 2 marzo, il programma è presente anche su iPad. Oltre a fornire la possibilità di registrare uno strumento esterno ed effettuare operazioni di missaggio direttamente sul tablet, il software permette anche di registrare un brano utilizzando gli strumenti virtuali di ogni genere presenti al suo interno. Apple e Jobs dovevano avere ben chiare le potenzialità del software vista la lunga dimostrazione che è stata riservata al titolo musicale.

A questo proposito è comparso sulla rete nelle scorse ore un video che dimostra la potenzialità di GarageBand per iPad. Dopo avere composto l’accompagnamento con batteria, chitarra acustica e tastiere, George Lambros, che ha inviato il link del suo video a Cult of Mac tramite un messaggio su Twitter, si spinge in un assolo di “chitarra elettrica” dalla durata di due minuti che è davvero impressionante. E non sto solo parlando della bravura, indiscutibile, del ragazzo, ma anche della dimostrazione di ciò che iPad 2 è in grado di fare.

Con una app che viene venduta a 4€ è infatti possibile comporre un intero brano (di qualità, diciamocelo, tutt’altro che scadente) senza avere bisogno di un accompagnamento, uno studio di registrazione, o anche solo di uno strumento musicale. Certo è necessario avere prima acquistato un iPad (ricordiamo che GarageBand è compatibile sia con il nuovo iPad 2 che con il vecchio iPad), uno strumento davvero versatile, come dimostrato da questo video, spesso sottovalutato.

Evidentemente George non è un neofita della musica (e lo si capisce anche visitando la sua pagina su YouTube) ma sfido chiunque a dire che questo non è un lavoro fuori dal comune.

Commenti (1)

  1. eccomi. questo non è un lavoro fuori dal comune. anzi, a me personalmente pare iper brutto. se chiudi gli occhi, e lo ascolti senza guardare che è fatto su un iPad rasenta l’inascoltabilità.
    L’assolo non p molto di più che una sfrullata di note (molte delle quali dal gusto discutibile) su una pentatonica… i miei allievi lo fanno al secondo anno sulla chitarra vera.
    L’accompagnamento? boh, che dire, sembra un auto arranger delle tastiere degli anni ’90.
    Il problema di GarageBand (che mi soon precipitato anch’io a comprare al minuto stesso dell’uscita su AppStore) è che il processo compositivo è molto “forzato” dalla logica di funzionamento dell’ applicazione stessa, per cui le canzonette che girano in rete ftte su iPad suonano più o meno tutte uguali: arpeggiazzo di chitarra acustica all’inizio, basso/batteria che entrano alla 5° battuta ecc… ecc..
    Basti pensare che, impostata la tonalità, gli accordi dell’ autoplay NON SONO modificabili dall’utente –> ergo: sei obbligato a usare quelli che ti danno loro.
    Altro problema, non trascurabile per me, e penso anche per un buon 5%-10% dell’utenza: non c’è la possibilità di invertire la chitarra su un’impostazione mancina, per cui io per esempio, faccio una fatica immane perchè rispetto alla mia chitarra vera, lì è tutto semplicemente… AL CONTRARIO!
    saluti!

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