NFC su iPhone: l’alternativa di Apple

di Redazione 13

Una delle funzionalità non previste dal nuovo iPhone 5 (e sulla quale Samsung punta molto nella sua campagna pubblicitaria) è il supporto a NFC (Near Field Communication). Come saprete, questa tecnologia permette la comunicazione wireless a corto (cortissimo) raggio tra dispositivi compatibili per permettere lo scambio di dati. Tuttavia, in seguito all’approvazione di un nuovo brevetto Apple, possiamo intuire il motivo per cui (forse) NFC non è presente sul nuovo smartphone.

In base ai documenti pubblicati dallo USPTO, è stato approvato un nuovo brevetto a favore dell’azienda di Cupertino intitolato “Apple Invents New Peer-to-Peer Sharing Technology that Utilizes Unique Magnetic Compass and Supersonic Tone Methodologies” (“Apple inventa una nuova tecnologia peer-to-peer per la condivisione che utilizza la bussola magnetica e metodologie basate su toni supersonici”). Tale documento descrive il funzionamento di una nuova tecnologia (concettualmente molto simile all’NFC) che permette di scoprire dispositivi presenti in rete attraverso l’utilizzo della bussola magnetica presente in un dispositivo elettronico.

Basandosi sempre sulla prossimità, quando due dispositivi sono fisicamente vicini, il campo magnetico generato dall’uno viene intercettato dall’altro, innescando un meccanismo di network discovery per abilitare la comunicazione wireless tra i due dispositivi, previa verifica dell’autenticità della “firma” magnetica della sorgente.

Tale verifica può basarsi, ad esempio, su tecniche di pattern-matching, in base alle quali l’autenticità del campo magnetico viene ritenuto valido se confrontato con successo con altri campi misurati precedentemente in laboratorio. In caso di successo, viene instaurata una rete WiFi o Bluetooth per permettere lo scambio di dati tra i dispositivi in prossimità. Data l’enorme somiglianza del meccanismo presentato da Apple rispetto all’NFC, non ci stupiremmo affatto se nel prossimo smartphone, l’azienda di Cupertino dovesse presentarlo come concorrente della tecnologia man mano sempre più utilizzata per la comunicazione a corto raggio. Un po’ come è avvenuto tra USB 3.0 e Thunderbolt.

La paternità del brevetto, depositato inizialmente a fine 2009, è attribuita a Patrick Piemonte, Ronald Huang e Parin Patel.

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Commenti (13)

  1. Bella cavolata. Già è difficile far decollare nfc, lavorare al di fuori di uno standard è l’ultima cosa che serve

    1. @Miki601:

      Microsoft lo fa da anni, vedi l’evoluzione dell’HTML… :-)

    2. @Miki601: Concordo, di solito capisco certi standard proprietari di apple perchè comunque riguardano il loro mondo, quindi c’è si la scomodità di non comunicare con prodotti simili della concorrenza ma amen.
      Ma l’nfc nasce per tanti usi che va al di fuori del mercato ristretto di apple, un sistema alternativo francamente non ha senso perchè incontrerebbe troppe difficoltà ad essere adottato dagli altri.

    3. @Miki601:
      Concordo in pieno…

    4. @Miki601:
      Non é che perché esiste uno standard questo debba necessariamente essere implementato da tutti. Una cosa diventa standard grazie alla rapidità e alla base di utenti che a utilizza. NFC é una bella cosa, ma implementarlo in un telefono come fa Samsung e non spingere su app che lo usino e fare accordi con società terze per sfruttarlo non serve a nulla.
      Vedi il caso di Passbook, semplice, utilissimo e già fruibile più di NFC grazie al supporto di Lufthansa in Europa, mentre negli USA si va addirittura oltre.
      Si potrebbe discutere anche all’epoca di VHS, Betamax e via discorrendo comunque una cosa rimane certa, qualunque tecnologia si utilizzi ha bisogno di una base e quella degli iPhone in circolazione non é uno scherzo. Se Apple la rende disponibile anche per una o due generazioni precedenti NFC potrebbe fare una brutta fine….

    5. @K3K: Sono d’accordo che non si debba buttare lì NFC a caso, come feature solo sulla carta ma quasi inutile, ma è un altro discorso.
      Su NFC stanno già lavorando in molti, ci sono negozi, servizi di trasporto che lo adottano, anche se solo in via sperimentale. Ripartire da zero non è proprio ciò di cui abbiamo bisogno

    6. @Miki601:
      Hai ragione che partire da zero non sarebbe il massimo ma, se consideri che Apple ha qualche decina di milioni di codici di carte di credito già collegate ad un account iTunes, credo che il colpaccio sia già fatto.
      L’acquisto di Autentech poi mi fa ancor più presagire una mossa in questo senso!
      Il problema di NFC è che i vari attori della scena non si mettono d’accordo e qui prima che la cosa maturi scenderà in campo Apple ed il gioco è chiuso.
      Vedi un pò il caso iTunes…. Hai voglia poi a recuperare terreno

    7. @K3K: Ma perché Apple non potrebbe inserire nel proprio ecosistema i pagamenti rapidi tramite account iTunes sfruttando la tecnologia NFC? Il vantaggio di cui parli è sicuramente molto importante, ma non esclude l’adozione di NFC

    8. @Miki601:
      ….non conosco le caratteristiche dei chip NFC ma credo che chiunque li utilizzi paghi il brevetto. Se Apple riesce a fare un sistema simile senza utilizzare tale tecnologia potrebbe risparmiare sulle royalties, creare un sistema proprietario che controlla e gestisce in toto e magari pretendere royalties per il suo sistema….

  2. Molto interessante!
    In poche parole l’iPhone non avrò bisogno di un chip NFC (che occupa spazio), ma userà semplicemente la bussola che ha da anni…
    Questo significa una cosa fantastica: avremo una cosa simile a NFC anche sui “vecchi” iPhone! :D

    1. @Rudy:
      uhm..non credo (considerando che anche Siri potrebbe andare su iPhone 4)…al massimo lo avremo su iPhone 5 (e, forse, iPhone 4S).

    2. @Luca Iannario: Mi sa che il sistema sarà implementato su iPhone 5S/6 e forse su iPhone 5 se va tutto come al solito…

      Comunque anche a me sembra stupido buttarsi su altri standard piuttosto che su quelli già esistenti…

  3. Non è la stessa cosa però, NFC permettere di leggere e scrivere la sua eeprom a dispositivo spento, funziona in questo caso come un tag RFID e funziona anche tra dispositivi diversi, e non per forza solo telefoni cellulari. Il wifi e il Bluetooth non sono alternative comparabili.

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