iTunes Store, ecco quanto costa ad Apple

di Redazione 2

Un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un grafico realizzato da Asymco in cui veniva confrontata la crescita esponenziale del numero di applicazioni scaricate con il numero di download dall’iTunes Music Store.
Numeri così grandi danno l’impressione che Apple stia guadagnando chissà quanto direttamente dalle vendite di canzoni e applicazioni. Sempre Asymco ha pubblicato un follow-up in cui vengono presi in analisi i costi operativi dell’iTunes Store. Salta fuori (ma non è una sorpresa) che nel corso del 2010 tutto il sistema iTunes Store potrebbe costare ad Apple circa 75 milioni di dollari al mese. Le spese crescono con i download, però, e non è del tutto errato approssimare a circa 1 miliardo di dollari il costo complessivo della gestione di iTunes per il 2010.

L’analisi, basata sui dati diffusi pubblicamente da Apple e quindi necessariamente approssimata, conferma  comunque quello che ha sempre sostenuto Apple, ovvero che lo scopo di iTunes Store (sia per le app che per la musica) è riuscire a rimanere in pari. Gli incassi derivanti da canzoni, video e applicazioni, insomma, servono per mandare avanti la baracca, dove per “baracca” si intende però un ecosistema da 160 milioni di utenti con carta di credito e 1-click che spinge l’acquisto di hardware Apple (iPod, iPhone, iPad), vera fonte di profitto per l’azienda.

I costi di gestione particolarmente elevati, come fa notare sempre Asymco, sono un aspetto importante che scoraggia la concorrenza a creare Store virtuali alternativi. iTunes è arrivato a questo livello di pari passo con la crescita, partendo da un investimento iniziale decisamente più basso grazie all’assenza sul mercato di un competitor già avviato.

In ogni caso queste cifre non sono certamente bruscolini nemmeno per Apple, nonostante il sistema iTunes riesca ad autosostenersi senza problemi. La costruzione del data center in North Carolina potrebbe essere un investimento finalizzato proprio a normalizzare questo tipo di crescita della spesa con soluzioni interne che costino di meno rispetto all’esternalizzazione dei servizi di networking.

Commenti (2)

  1. Camillo, perdonami l’OT, vorrei chiederti una cosa.. alla fine come ti sei trovato con il trackpad? ha sostituito definitivamente il mouse? o comunque c’è qualcosa del mouse che ti manca?

  2. Lo aveva recensito Gospel, devi chiedere a lui ;)
    Io sono ancora un mousista :D

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