iPod Nano: la batteria esplosiva preoccupa il Giappone

di Redazione 2

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Il governo giapponese ha ordinato un indagine tecnica sulle batterie di cui sono dotati gli iPod Nano di prima generazione, dopo che un esemplare del lettore mp3 di Apple ha emesso scintille e ha preso fuoco all’improvviso durante il caricamento. L’incidente, le cui cause sono da attribuirsi ad un difetto dell’unità d’alimentazione al litio, è accaduto verso la fine di febbraio ed Apple lo ha reso noto alle autorità giapponesi ad inizio marzo.

Il caso del lettore giapponese non sembra essere completamente isolato. Come riporta Apple 2.0, è stata archiviata almeno un’altra richiesta di supporto tecnico ad Apple da un utente che ha riscontrato il medesimo scottante problema. L’intervento dell’utente sui forum di Apple non è più disponibile ma c’è una galleria di foto su Flickr che testimonia eloquentemente l’accaduto.

L’incidente avvenuto in Giappone punta nuovamente i riflettori sul problema dei test di qualità condotti dai produttori di batterie al litio sui propri prodotti. Tuttavia prima d’ora il problema aveva investito soprattutto i computer portatili: è ancora vivido il ricordo della campagna di richiamo batterie che Sony fu costretta a mettere in atto nel 2006 e che costò all’azienda giapponese ben 416$ milioni di dollari.

Come spiega a GadgetLab Marijana Vukichevic di iSuppli, nota agenzia di marketing internazionale, le aziende produttrici di batterie conducono prove a campione sulle unità di alimentazione secondo metodiche più simili alle strategie di gestione del rischio che ad una vera e propria prova di qualità:

Solitamente, quando i produttori testano questi dispositivi, ne povano solo un campione che arriva dalla linea di produzione. Possono ad esempio testarne 25 su un campione di 1000. Anche se una o due batterie dovessero non funzionare, darebbero comunque l’ok

L’iPod che ha preso fuoco in Giappone a febbraio è stato commercializzato da Apple nel periodo che va da settembre 2005 a settembre 2006 ed è nello specifico il modello n° MA099J/A.

Naturalmente due avvenimenti di questo tipo su decine di milioni di iPod di prima generazione venduti nel mondo, statisticamente sono il proverbiale granello di sabbia nell’oceano. Molte testate giornalistiche hanno ripreso la notizia fomentando inutile allarmismo un tanto al chilo. Se siete dei possessori di un iPod Nano di prima generazioni dormite sonni tranquilli. Al massimo evitate di tenerlo sotto il cuscino durante il caricamento.

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