iPhone 3G e AT&T: la confusione non è solo italiana

di Redazione 6

Se pensate che solamente in Italia il lancio di iPhone 3G stia portando scompigli e confusione, con distributori di prodotti elettronici che si buttano a capofitto nella mischia, webmaster che dimenticano aperte intere directories, e operatori che cercano di ridefinire il significato stesso dell’espressione “cartello”, dovrete ricredervi. Negli Stati Uniti la situazione non è tanto diversa, nonostante AT&T sia l’unico carrier a distribuire l’iPhone. La fumosità dell’offerta dell’operatore non ha finora permesso di capire al meglio la situazione e soprattutto non si è ben compreso quali siano i termini per poter acquistare iPhone al prezzo agevolato di 199$, che sembra on verrà riservato indistintamente a tutti i clienti. Traduciamo con agevolazione il termine subsidization che indica la pratica per cui è il carrier e non l’utente a pagare al produttore il prezzo pieno del dispositivo. Un portavoce di AT&T ha parlato con la stampa per cercare di chiarire la situazione. Vediamo di capirci qualcosa anche noi.

Che cos’è la subsidization. Gli operatori di telefonia mobile generano profitti attraverso la vendita di servizi. Per vendere tali servizi hanno bisogno che i propri clienti abbiano fra le mani dispositivi che li supportino. Gli smartphone da questo punto di vista sono una manna dal cielo per i carriers perché permettono all’utente di usufruire di una gamma vastissima di opzioni a pagamento. L’unico problema è che il costo reale di uno smartphone è spesso troppo alto perché una massa critica di utenti decida di acquistarlo e sottoscrivere servizi. I carrier intervengono allora con la subsidization: pagano di tasca propria al produttore una parte del costo del dispositivo che offriranno al cliente ad un prezzo notevolmente ribassato. In cambio l’utente dovrà sottoscrivere un contratto in abbonamento che avrà una durata minima e per la cui rescissione è prevista una penale.

Il problema sorge dal fatto che mentre AT&T solitamente paga un “sussidio” di circa 200$ ai produttori, sembra che Apple incasserà dall’operatore circa 320$ per unità. In realtà questi dati sono solo frutto delle stime di alcuni analisti (i soliti Munster e Sacconaghi) e AT&T ovviamente non ha rivelato nulla a riguardo.

L’operatore ha però precisato alcuni aspetti alla stampa che in parte sembrano confermare questa indiscrezione e rivelano allo stesso tempo una sorta di disparità di trattamento fra utenti che, ci scommettiamo, agli americani non piacerà affatto. InformationWeek riporta le precisazioni di Mark Siegel, portavoce di AT&T: il prezzo agevolato di 199$ e 299$ sarà certamente disponibile per tutti i nuovi utenti AT&T che decideranno di comprare un iPhone 3G e per i vecchi clienti AT&T già possessori di iPhone che decideranno di fare l’upgrade e sottoscriveranno un nuovo contratto di 2 anni. Gli altri utenti AT&T che vorranno passare ad iPhone 3G si qualificheranno per l’acquisto al prezzo “subsidized” di 199$ solo se risponderanno a certi requisiti, che tuttavia Siegel non ha voluto specificare.

Secondo MacRumors, i 325$ di sussidio ipotizzati dagli analisti sono comunque troppi, anche alla luce di queste precisazioni. Il noto sito ipotizza un prezzo non agevolato pari a 199$ (prezzo subsidized) + 175$ (tassa di rescissione di un contratto AT&T Standard da parte di un utente AT&T non-iPhone), ovvero 374$, solo 25$ in meno rispetto ai 399$ di un iPhone 8GB di vecchia generazione. AT&T ha annunciato che nuove informazioni sui prezzi verranno diffuse prima dell’11 luglio.

Ma l’iPhone non doveva costare meno per tutti? Non doveva diventare definitivamente la nuova Lambretta, nonostante la recessione? Che ne dite: mezza verità di Steve e soci o comportamento scorretto di quei ladroni di AT&T?

Commenti (6)

  1. solita campagna pubblicitaria ingannevole…

  2. ma….
    vista cosi’, conviene andare negli USA in vacanza per 1-2 weeks, comprare il telefono a 199$, dopo 10gg dare disdetta e pagare i 175 piu’ i 30$ di canone, per un totale di circa 400$ => 270€

    molto molto meno del costo del telefono free di VDF e Tim.
    NO???

  3. Per la rescissione del contratto sono 400dollari o 500 a seconda del modello di multa…oltre quello del prodotto…

  4. sicuro ? leggendo i post nei vari forum nn ho visto nulla del genere….

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