Brevetti Apple: PodMap, le mappe in podcast.

di Emanuele L. Cavassa 2

Google Maps con triangolazione di posizione

Ad Apple, l’idea di un programma di navigazione satellitare proprio non piace.

Non si sa perchè, ma da Cupertino sembra che se le inventino tutte (Google Maps prima e Google Maps con triangolazione della posizione rispetto alle celle della rete cellulare e wifi poi) pur di scoraggiare l’uso su iPhone ed iPod Touch di programmi in abbinamento ad un ricevitore gps, “a la” Tom Tom Navigator.

Il brevetto svelato qualche giorno fa va sempre in quella direzione, ovvero il PodMap.


Apple ha presentato le idee per una tecnologia di server di podcasting in cui a farla da padrona nei contenuti multimediali non sono musiche o videoclip ma mappe trasformate in filmati con le indicazioni per l’arrivo alla destinazione.
Una sorta di Google Mappe ma on demand e in formato video.

Il server di podcasting delle mappe

Prima della partenza, l’utilizzatore sceglierebbe punto di partenza e destinazione su un programma per il computer (o un’interfaccia web based).
Le informazioni giungerebbero ad un server che creerebbe il percorso testuale e lo passerebbe ad un server di sintesi vocale.
Nel frattempo le indicazioni verrebbero anche tramutate in immagini a partire dalle mappe.
Il tutto (indicazioni testuali, voce di sintesi ed immagini) verrebbe montato in un video che una volta pronto sarebbe conservato in un server RSS.
A questo punto l’utente sarebbe in grado di scaricarlo (ad esempio via iTunes) e lo potrebbe trasferire sul proprio iPod o iPhone.
I filmati sarebbero suddivisi in capitoli, in modo da poter passare da uno all’altro, metterli in pausa, ecc per seguire le indicazioni di guida.

Le limitazioni legate a questa metodologia, però, sono evidenti.
Se qualcuno di voi ha mai dovuto guidare in una città sconosciuta e per farlo s’è avvalso delle indicazioni stampate da Google Maps, sa che è molto più difficile di quanto possa sembrare seguire delle indicazioni testuali/visive.

Mentre state guidando, se anche avete un passeggero che può leggervi le indicazioni, riuscire ad evitare pedoni ed altri mezzi cercando i nomi delle vie sulle quali dovete girare e tentando di quantificare i metri dopo cui fare una svolta non è affatto facile.

Anche questi PodMap avrebbero lo stesso problema: se infatti da un lato le indicazioni in video con l’audio sarebbero sicuramente più pratiche che una stampa (soprattutto se siete in macchina da soli, quando leggere guidando è “poco” sicuro), dall’altro sarebbero comunque slegate dalla vostra effettiva posizione sul percorso e da fattori importanti nel caso di aiuti alla navigazione quali la vostra velocità ed il tempo trascorso dalla partenza, che insieme alla triangolazione gps rendono tanto efficaci i software di navigazione.

Software che, nel caso in cui sbagliaste direzione, ricalcolerebbe prontamente il percorso.
Un video, invece, non può ricalcolare nulla.

Non comprendiamo affatto quali siano i motivi per cui Steve Jobs non voglia pensare ad un navigatore satellitare vero e proprio con cui espandere le funzionalità dei due dispositivi Touch.
Sembra che molti degli sforzi siano tesi proprio a scoraggiarne un eventuale uso con alternative più o meno pratiche, quando dopo la presentazione del SDK cominceranno ad apparire applicazioni native per i due dispositivi.

Di sicuro, quello che ha di bello l’idea del PodMap è che essendo un video potrà essere riprodotto anche sugli iPod “normali”, come estrema alternativa al guidare completamente alla cieca.

[Via]

Commenti (2)

  1. Partendo dal presupposto che uno strumento di navigazione deve essere comodo e fruibile sempre, anche in situazioni “d’emergenza” non previste… direi che questo PodMap è tutto tranne che utile.
    E dire che con un GPS interno all’iPhone 2 farebbero grossi affari… Apple avrebbe nei suoi device la miglior interfaccia (vedi multitouch) e le ultime tecnologie disponibili. Non esiterei un istante a prendere un iPhone.

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