Kill Switch su Android come iPhone

di Redazione 8

Vi ricordate quanto successo poco tempo fa, quando Steve Jobs ammise di avere introdotto nel firmware 2.0 di iPhone un sistema chiamato “Kill Switch” (e da noi soprannominato “la leva dell’apocalisse”) in grado di disabilitare da remoto le applicazioni giudicate “maligne”? È stata fatta la medesima scoperta per quanto riguarda il nuovo sistema operativo di Google per i telefoni cellulari: Android. Sebbene il primo telefono con Android sarà ufficialmente in vendita negli Stati Uniti a partire dal 22 Ottobre, questa scoperta sta facendo il giro del web: anche questa volta ne parleranno tutti mass media italiani in toni “apocalittici”?

A ripensarci ora, grazie al beneficio del tempo, sembra incredibile il polverone mediatico che suscitò la notizia del sistema “Kill Switch” presente nel sistema operativo di iPhone: occorre ricordare che tale sistema “dovrebbe permettere” ad Apple di disabilitare in remoto delle applicazioni “maligne” presenti su un qualsiasi iPhone. Non si è ancora capito bene come tale sistema “dovrebbe funzionare”, ma, ribadiamo ancora una volta che questo meccanismo non è una sorta di Grande Fratello pensato da Apple per monitorare il mondo in maniera subdola.

Se siete attenti, avrete notato che abbiamo scritto più volte “dovrebbe“: questo perché al momento non ci sono casi noti di Kill Switch tanto che applicazioni come il tanto chiacchierato NetShare, che permette di trasformare iPhone in un modem, è ancora presente e funzionante sugli iPhone di coloro che hanno fatto in tempo a scaricarlo.

La notizia di oggi, però, è un’altra: secondo quanto sostiene ComputerWorld, anche il sistema operativo Android possiede un sistema simile al “Kill Switch” che permetterebbe a Google di disabilitare in remoto le applicazione maligne scaricate da “Android Market“.

All’interno dei “Terms of Service” di Android Market, Google dichiara espressamente di possedere la capacità di rimuovere remotamente un’applicazione dai GooglePhones. “Google può scoprire un prodotto che viola la licenza di distribuzione da parte dello sviluppatore […] ad esempio, Google si riserva il diritto di rimuovere in remoto queste applicazioni a sua discrezione“.

Dunque anche Android ci spia? Assolutamente no. Crediamo invece che questo sistema di controllo remoto da parte del produttore, per quanto inquietante, sia necessario per garantire una maggiore sicurezza per l’utente verso delle applicazioni che potrebbero celare abilmente qualche brutto scherzo. Non ci sorprenderemmo se anche BlackBerry abbia pensato all’utilizzo di un sistema di controllo remoto in vista del lancio del suo BlackBerry App Center.

Cari Mass Media italiani, ora siete avvisati: anche Google, dopo aver imparato l’arte da Apple e dopo averla messa da parte, ci spia. Il nuovo T-Mobile G1 con Android permetterà al grande motore di ricerca di sapere in quanti, tra gli americani che lo acquisteranno, stanno perdendo soldi in cattivi investimenti in questa grave crisi finanziaria mondiale. Mi raccomando non scrivetelo però: qualcuno ci potrebbe credere per davvero.

Commenti (8)

  1. Una premessa: sono d’accordo nell’implementazione di un meccanismo simile e non ci vedo niente di scandaloso, su nessuna piattaforma, “as long as” sia usato solo contro effettivi rischi di sicurezza.

    Due considerazioni.

    Uno. Apple filtra a monte ogni applicazione, Google no. Quindi è legittimo che Android abbia, per la sicurezza degli utenti, un sistema di quel tipo per rimuovere i diritti d’esecuzione sul dispositivo, considerato anche che con Android sono chiamabili funzioni core del telefono (cosa che invece l’SDK non consente di fare).

    Due. Una cosa che pure Apple dovrebbe implementare nell’app store (speranza mia,eh) è che Android consentirà il diritto di recesso sulle applicazioni acquistate entro 24 ore. Personalmente mi sono pentito di aver acquistato diverse applicazioni e giochi e mi sarei voluto riprendere quei 35/40 euro spesi male. Al momento su iPhone sono solo fattacci miei, mentre su Android Market sarà possibile recedere, avere i soldi indietro, e l’applicazione sarà killata da remoto (uso intelligente della feature).

    Carino il corsivetto provocatorio in fondo ;)

  2. Vero fire ma la cosa bella e che nessuno ne parla è sempre uno scandalo
    quando lo fa Apple commenti negativi su tutto perchè logicamente Apple sta diventando sempre più Male un azienda per essere buona deve sempre fare
    quello che dice gli utenti ogni tanto capita di rimanere delusi e uno allora
    non acquista il prodotto dato che non è obbligatorio,
    Ma qui funziona diversamente, Ammetto anche io di preferire quando c’ era
    solo il 2 o 3% del mercato ma ci sono anche cose positive molti più interessi
    per la piattaforma Macintosh e sviluppatori, per quanto riguarda Android
    volevo prenderlo ma dato questo… Mmm… non so ora… infatti anche sul iPhone
    sto valutando… Se magari esce un Hack capace di bloccarlo allora il pensiero
    c’ è lo faccio volentieri!!

  3. @ MacLover90:
    Mi sa che mi sono espresso male. Intendevo dire che, data l’apertura dell’Android Market e l’assenza di filtri a monte, francamente mi aspettavo l’esistenza di un meccanismo “kill switch”, ed è più che ragionevole per una questione di sicurezza che menzionavo prima.

    Il fatto che i media principali “sparino” addosso è abbastanza normale (in fin dei conti vivono di quello), anche considerato l’incremento di hype che Apple si sta conquistando negli anni recenti. Se parliamo della mela, però non aiuta per niente il fatto che Cupertino adotti una politica di oscurità (ossia “non dire niente a nessuno e se lo scoprono, gira la frittata”). Così ha fatto con il kill switch e così fa abitualmente con la security dei sistemi operativi, (si citava computerworld, leggi ad esempio questo articolo di cw che la dice lunga http://www.computerworld.com/action/article.do?command=viewArticleBasic&articleId=9111398&source=rss_topic17 ). In questo modo, è ovvio che se salta fuori qualcosa i media ne fanno cassa di risonanza.

    Google invece non ha cercato di nascondere nulla, riporta cw nell’articolo citato da TAL, discutendo tranquillamente della cosa e parlando pure di refund in caso un’applicazione venga “killata”. Qui sta la differenza, secondo me.

    E per le medesime ragioni, le policy sulla security di Apple credo proprio siano un grosso, grossissimo freno per ogni IT department aziendale che consideri seriamente la conversione della propria infrastruttura sui sistemi della mela. Ma si fa sempre a tempo :)

  4. @ MacLover90:
    esiste già il modo per bloccare il kill switch per iphone, tramite l’applicazione BossPrefs

  5. Della dice:

    @ MacLover90:
    esiste già il modo per bloccare il kill switch per iphone, tramite l’applicazione BossPrefs

    Corretto, ma devi jailbreakare l’iphone.. io onestamente eviterei di acquistare una cosa per perdere la garanzia 10 minuti dopo solo per sentirsi “immuni” a qualcosa che magari Apple non userà mai…

  6. Lo so della, ma ci sono ancora tante cose che mi preoccupano
    OS X è una cosa, iPhone un altra, prima aspetto Android e quello che riesce a fare e vediamo poi faccio il confronto e decido se non sarà nessuno dei 2 Prendo
    un normale cellulare Nokia, mentre queste mie affermazioni per quelli che criticano Apple sembra che prendono la botta ma scusate iPhone non ti piace? no, non lo vuoi? No! e allora non comprarlo e non rompere anima a chi vuole prenderselo no?… Discorso in generale non c’ è lo con nessuno di voi naturalmente
    Fire su questo quoto però il discorso io lo riferivo alle persone che se ultimamente odiano tutti Apple, vero che non è più come prima ma il Mac è una scelta nessuno è costretto ad acquistarlo, quindi se uno non gli piace dice no, per il resto concordo

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