iPhone, App Store e applicazioni crackate

di Redazione 14

Qualche giorno fa è venuta alla ribalta la notizia che Fring per iPhone e iPod touch fosse stato “crackato”: tale pratica ha portato anche la modifica del programma stesso, rendendo possibile effettuare telefonate Voip anche tramite connessione 3G: cosa che, è giusto ricordare ancora in questa sede, è severamente vietata dalle regole di SDK per iPhone. Partendo proprio da questo argomento, nel presente articolo vorremmo trattare il delicato tema delle App crackate per iPhone. Avvisiamo sin da ora che commenti nei quali fossero esplicitati link alle suddette applicazioni verranno sistematicamente eliminati.

App Store è un negozio virtuale e, come può succedere in ogni negozio, vige la possibilità che sia derubato: tale pratica, in questo caso specifico, prende il nome di pirateria informatica e il prodotto finale di tale processo illegale è, appunto, una App crackata. Noi di TAL abbiamo, come sapete, addirittura una rubrica sul p2p: nonostante ciò, siamo pienamente a favore del diritto d’autore in qualsiasi delle sue forme.

Ovvio, quanto doveroso, ricordare che le applicazioni crackate sono permesse solo da devices touch di Apple previo Jailbreak: l’utente deve poi andare a modificare addirittura un file sul proprio iPhone o iPod touch per renderlo in grado di eseguire l’applicazione come se fosse regolarmente attivata. Non è nostro compito spiegarvi in maniera dettagliata il perché, ma, vi proponiamo un esempio chiarificatore: se in una stalla vengono munte solo le mucche “bianche a chiazze marroni perché un controllore sorveglia il processo, sostituendo il controllore con un’altra persona senza il senso della vista, saranno munte le mucche di qualsiasi colore. Ci auguriamo che, tramite questo “scherzoso esempio”, l’argomento possa essere stato inteso nella maniera corretta.

Ciò premesso: perché “piaga delle App Crackate”? Chi utilizza tali applicazioni, per fortuna, non è la maggioranza degli utenti, ma, è comunque una buona fetta. Al di là dei discorsi moralistici (forse ripetuti ovunque fino alla nausea) è proprio il concetto “di inganno verso il produttore” che facciamo fatica a capire. Da una parte è lecito pensare che svolga un ruolo importante la “bellezza della trasgressione”, ma, nell’utente finale che poi utilizza l’applicazione; chi invece la “cracka” è animato da uno spirito di sfida verso i poteri forti e dalla convinzione di essere nel giusto per il bene di tutti gli utenti.

Altra componente potrebbe essere l’idea della libertà in senso assoluto. Chiunque deve essere libero di avere le App per iPhone che preferisce senza dover pagare nulla per possederle. Questa motivazione è plausibile, ma, è confutabile con il fatto che “se questo processo diventasse la norma”  varrebbe tutto e il suo contrario e di conseguenza, non essendoci più divieti, non esisterebbero a loro volta le App crackate.

Le applicazioni costano troppo e crackarle aiuta a contenere il carovita. Crediamo che, in questo caso, chi è in grado di permettersi un iPhone e il suo mantenimento, può permettersi di spendere almeno 10 Euro a settimana nell’App Store. In caso contrario, crediamo che delle rinunce mirate (sigarette, riviste, aperitivi tutte le sere) potrebbero, oltre a rendere la vita più lunga, far risparmiare “quei 10 Euro da reinvestire in prodotti di App Store”.

Dove risiede dunque la ragione? Difficile a dirsi e alla luce di queste motivazioni addotte, crediamo che la ragione possa trovarsi un po’ in tutti i punti trattati. Certamente la percezione del problema cambia con l’età e la cultura personale (con cultura non vogliamo parlare di “conoscenze nozionistiche elevate”, ma piuttosto di background culturale): indipendentemente da questi fattori, però, rimane una questione talmente “particolare” che presto torneremo ad affrontare da punti di vista inediti.

Commenti (14)

  1. …è assurdo che Apple applichi un filtro alle applicazioni sviluppate su iPhone per motivi futili tipo :
    -non vogliono che tale dispositivo diventi un modem UMTS per i portatili
    -non vogliono che diventi un dispositivo VOIP
    -non vogliono che registri filmati
    -non vogliono che vengano utilizzate applicazioni migliori di quelle preinstallate da Apple stessa..
    ecc….

  2. Ho un iPhone 3G in acquisto, no abbonamento , usato con SIM3.
    Il mio iPhone NON è sbloccato perchè ho sempre “riconosciuto” gli sforzi degli sviluppatori…..
    Ho una 30 di applicazioni scaricate/pagate

    Ma perchè non posso “parlare” con la mia connessione 3G tramite il protocollo skype o SIP? mentre con il mio computer lo posso?

    Il mio abbonamento mensile con 3, per avere connessioni DATI, non indica limitazioni nell’uso dei dati.

    Credo che il problema per FRING è che se il team di sviluppo è stato legato da imposizioni dei carrier telefonici….. questo è un sopruso ……quindi perchè non sbloccare iPhone ed usare la mia connessione datri 3G come voglio… del resto la pago!!!!

    ciao

  3. Lost dice:

    …è assurdo che Apple applichi un filtro alle applicazioni sviluppate su iPhone per motivi futili tipo :
    -non vogliono che tale dispositivo diventi un modem UMTS per i portatili
    -non vogliono che diventi un dispositivo VOIP
    -non vogliono che registri filmati
    -non vogliono che vengano utilizzate applicazioni migliori di quelle preinstallate da Apple stessa..
    ecc….

    Vedi Lost… sono TUTTE limitazioni dettate da imposizioni dei carrier….

    – no modem, altrimenti non vendono più contratti modem con schede UMTS….ma i vari win mobile cosa sono allora?
    – no voip, vedi mio post

    credo che non sia solo apple, certo che tutti denigrano sto iphone ma poi lo prendono tutti o vorrebbero e c’è molto interesse in lui…..

  4. Ciao a tutti,
    ho un iPhone 2G adeguatamente “Pwnato” ma non ho mai scaricato applicazioni craccate. Se avessi un 3G lo “Pwnerei” appena fuori dalla scatola, in quanto trovo che Cydia/Installer siano una fucina di ottime applicazioni che App store non può o non vuole ospitare. Tra l’altro su App Store è presente un discreto numero di Applicazioni gratuite, alcune delle quali veramente buone, quindi non vedo la necessità di sottrarre denaro, perchè di questo si tratta, agli sviluppatori. Tra l’altro nel caso iPhone/iPod Touch tante volte si ruba a sviluppatori indipendenti e non a grosse software house (non che in questo caso sia lecito eh ). Quello che contesto ad Apple, è la limitata libertà che mi concede sul software che posso installare sul mio dispositivo, ed è per questo che sblocco, cracco, aggiro tutte le volte che posso, ben sapendo che anche questa è una violazione! Buona giornata

  5. Ciao a tutti,
    ho il piacere di avere due applicazioni attive sull’AppStore ed altre sono in fase di sviluppo/pubblicazione. Inoltre faccio il programmatore da 20 anni.
    Sinceramente mi sono posto migliaia di volte il problema del perchè le persone ritengano che sia illecito pagare il software (magari per pochi euro) e poi si indebitano fino al collo per acquistare una TV HD (e poi magari non hanno il blue ray o simili, come mio zio ad esempio). Alla fine la risposta che mi è venuta più semplice è che la TV la tocchi, la mostri, è uno status symbol (che ci crediate oppure no sono tantissimi che ragionano così), l’applicazione, tanto su iPhone, quanto su Nokia quanto su Mac invece, non è palpabile, è comprensibile solo da chi la conosce e di conseguenza non indica uno status sociale.
    Ergo non qualificando il proprio status non è nulla per cui vale la pena spendere i soldi.
    Non credo a quelli che dicono che installano software craccato per poterlo provare per acquistare in seguito. Non conosco nessuno studente che scarica 3ds max o Archicad per provarlo e se gli piace lo acquista, anzi non si documenta nemmeno in merito (altrimenti scoprirebbe che esistono le versioni studenti che a 200 euro ti danno la versione completa e senza limiti).
    Conosco tipografi e flessografi che usano Illustrator e Photoshop, fanno fatturati enormi, vanno in giro in BMW serie 5, ma poi dicono che spendere 2000 euro per la CS3/4 per loro è una spesa troppo elevata (ma senza non possono lavorare).
    La risposta è qui, in questi comportamenti, la BMW mi attesta come ricco e benestante, la CS3/4 no. L’iPhone mi da uno status sociale di un determinato tipo, il software installato su di esso no.
    Quando i software diverranno uno status symbol da ostentare, imho, la pirateria subirà un forte calo.

  6. @ Turtlegsr:
    “sono TUTTE limitazioni dettate da imposizioni dei carrier”
    Ma allora come mai se ho un Nokia, un HTC, un Sony-Ericcson, un Siemens, un comediavolosichiama non ho alcuna limitazione da parte dei carrier?

    C’e’ qualcosa che non torna…

  7. Credo che il problema derivi dalla scelta iniziale di Apple di avere un carrier unico. Gli accordi stabiliti all’inizio tra AT&T ed Apple devono avere inficiato enormemente alcune scelte seguenti. D’altronde gli USA, nonostante la vastità del mercato, hanno ancora un Carrier unico ed è evidente che per Apple il mercato di riferimento è quello USA e non gli altri.

  8. (MIO PARERE) io trovo assai immorale e ingiusto crakkare un’applicazione di un programmatore che ci si è messo con tanti sforzi a fare un buon prodotto per cui non vale la pena di spendere neanke l’equivalente di un cocktail!!

    io con App store ho tutto quello che mi serve, magari uso cydia e installer per scaricare applicazioni se mai sbloccherò il nuovo ipod, ma di sicurò non andrò a scaricare un applicazione crakkata!

  9. Che inutili moralismi..

    Chissà se siete ancora con la bocca sporca di latte o vi ricordate “The Mentor’s Last Word”..a volte una rilettura potrebbe farvi bene , o perlomeno evitare c+++te come quella delle mucche..

  10. Non diciamo cavolate! ho 9 pagine di app e tutte regolarmente crakkate! di cxxxxi c’è pieno il mondo e…..non pagherei un euro per un’applicazione per l’iphone! lavorate programmatori………..che io vi scarico gratis!

  11. Purtroppo esiste la filosofia del gratis a tutti i costi.
    La gente non pensa che qualcuno lavora per produrre un’applicazione e spendere un euro non dovrebbe essere cosi drammatico

  12. @ Turtlegsr: Finto moralismo e perbenismo…che poi siete le stesse persone che scaricano MP3 e film. Un esempio pratico e semplice di app sovrapprezzo? TOM TOM. Con gli stessi soldi dell’app puoi comprare un navigatore nuovo. Le app a 1€ sono quelle da apprezzare e sono quelle che avranno più successo.

  13. ma andatevene a fanculoooooooooooooooo sti deficenti :/

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