P2P e Mac: Puntata evento. Il p2p ai tempi del 56k. Parte decima

di Redazione 1

Eccoci, ancora una volta in questa prima estate di TAL a narrarvi le gesta di BW all’interno del mondo p2p. Tante cose sono cambiate ormai nella sua vita da quando abbiamo iniziato a parlarvi di lui: lo abbiamo lasciato, nell’ultima puntata, a gestire direttamente il traffico dei files “pirata” all’interno del network che lo aveva accolto. Una lunga gavetta lo aveva portato fino a questo punto: vediamo come migliorò anche questo aspetto della gestione dei files p2p.

Oggi, più che mai, ogni riferimento a persone, cose e avvenimenti è puramente casuale: la storia trattata è romanzata e frutto di fantasia ed è basata sui racconti di una persona che ha raccontato le sue vicissitudini.

Abbiamo spiegato come il network in cui “lavorava” otteneva i files “pirata”: tramite una amicizia “particolare”, gli elite del server avevano accesso a un server FTP privato in cui venivano “stoccati” i files più recenti per poter essere “girati” tra altri server FTP. In questo modo però si rifornivano anche i network concorrenti: non era quindi possibile in questo modo riuscire a primeggiare sugli altri. Arrivare per primi e dare la “news” prima degli altri network, significava essere “migliori” degli altri e, col tempo fidelizzare maggiori utenti. La potenza di un network si misurava in base a quanti utenti fidelizzati un server possedeva: maggiori servizi significavano per certo un maggior numero di utenti.

A tal scopo, il nostro BW si adoperò per rendere il proprio network il migliore. Dapprima riuscì a ottenere il contatto di “quella misteriosa figura” che gestiva il server FTP dove le news venivano stoccate: voleva convincerlo per poter ottenere, in qualche modo, i files prima degli altri. Voleva in sostanza che fosse creata una cartella dove mettere i files news solo per lui: dopo averli “girati” nei propri distributori, tali files sarebbero stati resi disponibili a tutti gli altri. BW non riuscì subito a convincere il proprietario del server FTP a un patto del genere perché aveva le mani legate sul “contraccambio”: un altro server FTP con banda dedicata.

Occorre ora fare una precisazione: la merce di scambio a questo livello erano server FTP con banda dedicata. Con questi termini si indicava un computer connesso alla rete in fibra ottica che fosse sempre acceso senza generare grosso traffico: il proprietario del computer e della linea riceveva direttamente i files e in cambio non doveva usare la SUA rete in maniera pesante (poteva in sostanza navigare ma non accendere Emule, ad esempio). In questo modo, chi otteneva il maggior numero di “fibre” aveva in qualche modo un grosso potere: poteva avere posti dove le news fossero stoccate oppure merci di scambio.
Il tutto funzionava in questa maniera. Presupponiamo di avere a disposizione due “fibre”: una funzionerebbe come distributore, l’altra verrebbe data in pasto a qualcuno per avere le news. Da questa fibra “ricevente” avremmo solo la possibilità di “girare i files” sull’altra fibra: capite che possedendo più fibre si potevano avere più distributori ma soprattutto più “luoghi” dove ricevere le news.

BW non aveva “fibre” da gestire: quelle a disposizione del network non si potevano muovere dalla funzione di distributori per le news, per volere “superiore”. BW però aveva bisogno di avere i files in anteprima per il proprio network e in questo modo riuscì a convincere gli elite a “sacrificare” un distributore a questo scopo. Sempre in questa occasione ricevette un altro compito: quello di gestire i rapporti interpersonali con i possessori dei computer che facevano da distributori. Questo compito era relativamente pesante perché era difficile riuscire a gestire le diverse esigenze di ognuno, ma, favorì il nascere di amicizie fruttuose per il futuro.

BW riuscì in questo modo ad avere le news sul server FTP “prestato” prima che apparissero sull’altro: una volta girate a sé le news, aveva il compito di renderle disponibili per tutti all’altro server FTP. Ora il suo network rendeva disponibili i files pirata nei propri distributori quando gli altri si stavano ancora adoperando per ottenerli.

Questi files però dovevano provenire da “giri più grossi” e nella prossima puntata vedremo di spiegarne la provenienza. Nel frattempo BW, senza che gli elite lo sapessero, si adoperava per trovare nuove fibre che in cambio delle news lasciavano a BW il controllo totale dei loro computer: in questo modo mise le basi, forse senza saperlo, di quanto il futuro gli aveva riservato.

…CONTINUA…

Resta inteso che tutto questo non è e non sarà un incitamento alla pirateria informatica in nessuna delle sue forme. Riteniamo però corretto, a scopo meramente informativo, rendere partecipi i nostri lettori a un mondo tanto particolare quanto illegale come quello del p2p nelle sue varie espressioni

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