iOS 7: il jailbreak installa un App Store pirata nei dispositivi in lingua cinese

di Giovanni Biasi 2

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Lo sapete già bene se seguite il mondo Apple: ieri c’è stato tanto rumore mediatico per il rilascio inaspettato del jailbreak di iOS 7 da parte del noto gruppo evasi0n, ma oggi sembra stia succedendo qualcosa di strano a riguardo. Effettuando il processo di jailbreak in un dispositivo in cui è stata impostata la lingua cinese, infatti, pare venga installato un App Store pirata chiamato TaiG e pieno di versioni crackate dei giochi presenti sull’App Store originale. Indiscrezioni iniziali, su Twitter, parlavano di un accordo tra gli evad3rs e una compagnia cinese per l’inclusione dell’applicazione, e successivamente la cosa è stata chiarita dallo stesso gruppo evasi0n tramite un comunicato ufficiale. 

È @pod2g, poi, in seguito a “studi sul problema della pirateria”, a confermare su Twitter l’annullamento di questa installazione automatica“Abbiamo deciso”, scrive, “di disabilitare l’installazione automatica di TaiG in Cina, in seguito a ulteriori studi riguardanti il problema della pirateria”.

Vi riportiamo di seguito alcuni estratti del comunicato ufficiale rilasciato da evasi0n.

Cari membri della Community Jailbreak,

Siamo sinceramente preoccupati dai rumor e dalle speculazioni che hanno cominciato a riguardare il nostro jailbreak di iOS 7. Vogliamo quindi offrirvi di seguito i dettagli di come sono andate le cose.

La maggior parte delle preoccupazioni riguardano l’inclusione di Taig, l’App Store cinese. Nel corso dello sviluppo del jailbreak di iOS 7, siamo stati contattati dalla compagnia con un’offerta di partnership che avrebbe riguardato, in Cina, l’installazione automatica di Taig. Taig è un App Store cinese sviluppato su misura per gli utenti cinesi. Ma gli utenti non sono costretti ad usarlo. È anche possibile installare Cydia, e, dopo, rimuovere Taig. Sarebbe profondamente ipocrita togliere la possibilità di scelta durante lo sviluppo del jailbreak.

Taig non ci ha mai chiesto di rivelare loro i nostri exploit, né tanto meno di venderglieli. Ci è semplicemente stato chiesto di includere il loro app store in Cina, in un modo simile a quello in cui includiamo e distribuiamo Cydia in giro per il mondo come App Store addizionale, e in un modo simile a quello con cui jailbreak precedenti come blackra1n includevano store diversi da Cydia.

È chiaro che quella della sicurezza degli utenti sia una preoccupazione fondamentale […] e siamo molto colpiti dall’accusa secondo la quale avremmo incluso software pericolosi.

[…]

Siamo davvero delusi dal fatto che, nonostante il nostro accordo col loro team, all’interno dello store sia stata trovata pirateria. Non è accettabile, e loro hanno lavorato molto per risolvere la cosa in buona fede, e hanno rimosso ogni elemento che abbiamo segnalato loro.

[…]

Amiamo la community jailbreak e siete voi a motivarci quando facciamo il nostro lavoro. Avere una possibilità di scelta e liberare tutte le potenzialità del proprio dispositivo è molto importante.

Ci auguriamo capiate i nostri motivi, e vi ringraziamo per il vostro supporto.

evad3rs

In sintesi: sì, la società cinese ha pagato gli evad3rs per includere l’app store pirata, ma adesso è stato rimosso perché, appunto, pirata.
Potevano aspettarselo, dai.

via | 9to5mac

Commenti (2)

  1. Non è proprio così: i cinesi si sono sempre lamentati che Cydia era poco usabile per loro (e vista la macchinosità anche per noi mi verrebbe da dire), così hanno incluso quello store a patto di rimuovere i contenuti pirata. Un cydia alternativo insomma. Peccato che non siano riusciti (quelli di Taig) a levare tutta la roba pirata, per cui è stato rimosso. Addirittura se la lingua del dispositivo non era cinese neanche veniva installato.

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