OS X 10.10.3, Foto e un’Italia fuori tempo massimo

Col rilascio di OS X 10.10.3 e della nuova app Foto, che si basa sulla Libreria foto di iCloud, sono emersi tutti i limiti della rete internet italiana. Per caricare pochi GB di foto e video si è assistito ad una congestione che solo la fibra ottica può risolvere.

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Foto Mac libreria foto iCloud TAL 3

Apple ha da poco rilasciato OS X Yosemite10.10.3 e la nuova app Foto, basata sulla Libreria foto di iCloud, mettendo in luce l’arretratezza tecnologica del nostro Paese.

L’app Foto e Libreria foto di iCloud

L’app Foto su Mac rappresenta la naturale evoluzione di iPhoto e Aperture. Essa infatti sfrutta la Libreria foto di iCloud, che consente di mantenere costantemente aggiornate le proprie foto su tutti i propri dispositivi Apple e di accedervi tramite interfaccia web anche da Windows.

Foto Mac libreria foto iCloud TAL 1

Il requisito fondamentale per usufruire di questa funzione è però quello di eseguire l’upload della propria libreria su iCloud, processo che non crea particolari problemi in Paesi coperti dalla connettività in fibra ottica, ma che sta in questi giorni letteralmente paralizzando l’esperienza internet domestica di una consistente fetta di utenza italiana, quella ancora non raggiunta dalla fibra.

La fibra in Italia

Esistono principalmente due tipi di tecnologia per la fibra ottica in Italia, denominati con gli acronimi FTTH e FTTC (o FTTCab).

Fibra ottica

La FTTH, Fiber To The Home, prevede che il cavo in fibra ottica arrivi fino alla casa dell’utente, eliminando interamente la tratta in rame. È un sistema future-proof: più costoso inizialmente, ma che permetterà in futuro di raggiungere velocità sempre maggiori (nell’ordine di diversi Gbps) con modesti investimenti tecnologici ed economici.

Attualmente la sola città di Milano risulta essere coperta dal servizio FTTH.

Errata corrige: anche Torino, Genova, Bari, Roma risultano essere coperte da FTTH (completamente o in parte).

L’altro tipo di tecnologia è FTTCab, Fiber To The Cabinet, fibra per modo di dire, poiché il cavo in fibra ottica si ferma all’armadio ripartilinea (o Cabinet) e i restanti 200 metri rimangono in rame. Questo è il modello su cui Telecom e altri operatori di telefonia fissa stanno puntando per correre ai ripari e non sforare (o non sforare di troppo) i termini imposti dall’Unione Europea per la banda ultralarga.

La tecnologia FTTCab consente di navigare con Telecom fino a velocità di 30Mbps in download e 3Mbps in upload (in condizioni ideali), o perlomeno di avvicinarvisi molto, e in futuro mediante tecniche di vectoring permetterà il raggiungimento di velocità nell’ordine delle centinaia di Mbps. Questa tecnologia è per il momento disponibile soltanto nelle grandi città.

Il resto del Paese fermo all’ADSL

Il resto dell’Italia è fermo alla tecnologia ADSL con velocità massime in download di 20Mbps (virtuali) e in upload che nei casi più fortunati arrivano a 0.80/0.90Mbps, che tradotti in MB/s fanno approssimativamente 0.1MB/s.

La Libreria foto di iCloud, in Italia, oggi

Upload Foto libreria foto iCloud Mac

Considerando che le foto scattate da iPhone e dalle ultime fotocamere compatte attualmente possono arrivare a pesare anche 3/4MB l’una, per caricare su iCloud una libreria di medie dimensioni (3000 foto), potreste aver bisogno di 33 ore di tempo, sempre che nel frattempo nessuno carichi altro o esegua altri tipi di operazioni che prevedono il passaggio di dati in uscita.

Foto Mac libreria foto iCloud TAL 2

Non credo di essere l’unico ad aver notato rallentamenti importanti nella velocità di navigazione in questi giorni, con pagine che caricano a stento o non caricano affatto. La colpa è di Foto, o meglio, della incredibile arretratezza infrastrutturale italiana, in cui la fibra ottica è rimasta per troppi anni un lontano miraggio.

Tecnicamente anche la navigazione web prevede un continuo susseguirsi di invio di richieste e ricezione di dati e, se la banda in uscita è satura (e col misero 1Mbps teorico in uscita che la maggior parte della popolazione si trova ad avere è facilissimo farlo), vi saranno ripercussioni negative anche nel flusso di dati in entrata.

Una soluzione temporanea ci sarebbe: la rete LTE è infatti l’unica che attualmente sarebbe in grado di reggere senza soccombere alle nuove esigenze tecnologiche, ma i GB mensili messi a disposizione dell’utente dagli operatori sono centellinati o fatti pagare a caro prezzo.

Aggiornamento: nella stesura di questo articolo sono state effettuate numerose semplificazioni, in quanto il tema della fibra ottica nella sua organicità sarebbe troppo complesso e sfaccettato da trattare, anche se decisamente interessante.

Con fibra ottica ho indicato sostanzialmente la fibra ottica FTTH e FTTC Telecom, che rappresenta – con le dovute eccezioni (emerse anche nei commenti) – la spina dorsale della rete in fibra italiana.

Tengo dunque precisare che in alcune città operatori concorrenti come Fastweb (già dal 2005) e Vodafone hanno sviluppato reti proprietarie o utilizzato tecnologie che consentono loro di raggiungere rispettivamente i 100Mbps e 300Mbps in download (anche con tecnologia FTTC/FTTS (Fiber To The Street).

In seconda analisi è stata compiuta un’approssimazione anche in termini di tecnologia implicata, in quanto oltre alle sopracitate FTTC e FTTH esistono altre forme intermedie come FTTB (Fiber To The Building) e FTTP, per cui vi rimando alla pagina di Wikipedia dedicata a FTTx.

 

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