Random House passa all’agency model; presto su iBookstore?

di Redazione Commenta

Random House, il più grande editore/distributore degli Stati Uniti e del mondo ha ceduto all’agency model ed ha annunciato che da ieri tutti gli ebooks in catalogo vengono venduti secondo questo modello. L’agency model, se ne è parlato parecchio dopo l’introduzione di iBookstore, consiste nel vendere direttamente al consumatore attraverso un agente che tiene per se una percentuale sul costo del libro. Si contrappone al modello “all’ingrosso”, che è quello librario tradizionale: il distributore vende alla libreria un tot di volumi e tocca poi alla libreria prezzarli e smerciarli per fare profitto.

Un esempio di agency model è per l’appunto quello di iTunes Store e dunque di iBookstore: il publisher decide il prezzo del libro secondo regole stabilite ma con una relativa elasticità. In caso di vendita il 30% tocca ad Apple, mentre il resto se lo tiene l’editore. Non a caso la scelta di Random House sembra spianare la strada ad un ingresso del gigante USA nella libreria virtuale di Apple.

Nel caso dei libri fisici il modello “wholesale” è ancora il più conveniente mentre nel caso degli eBooks è oggettivamente il modello di agenzia a garantire una maggiore facilità di gestione e quella necessaria flessibilità richiesta da un marketplace elettronico. Random House era l’ultimo “baluardo” di resistenza contro un cambiamento del mercato che è ormai assimilato da tutti e che Apple non ha inaugurato ma ha soltanto aiutato ad accelerare.

Vista la tempistica dell’annuncio non è da escludere che l’arrivo di Random House (e dunque di migliaia e migliaia di nuovi titoli) su iBookstore possa essere uno dei topic dell’evento iPad 2 che si terrà domani a San Francisco.
Nel frattempo gli utenti iPad italiani continuano a fare da spettatori mentre Apple continua a non far sapere nulla sulla “vera” apertura di un iBookstore nostrano e gli editori del nostro paese continuano a frammentare il mercato con proposte dalle gambe corte che mostrano una sostanziale incapacità di comprendere, come al solito, i cambiamenti tecnologici in atto.

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