Linus Torvalds bacchetta Mac OS X Leopard

di Redazione 12

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Linus Torvalds, il creatore di Linux, ha pubblicamente criticato Mac OSX Leopard durante la conferenza linux.conf.au che si è svolta a Melbourne la scorsa settimana. Il papà del noto sistema operativo Open Source ha definito “una schifezza totale” il file system sul quale si basa Mac OS X pur preferendo nel complesso Leopard a Vista:

“Non ritengo che siano egualmente fallati; Leopard è un sistema decisamente migliore, ma in qualche modo è peggiore di Vista per i programmatori. Il file system (di MAC OS X n.d.r.) è una schifezza totale”.

Torvalds si riferisce al File System HFS+, una delle componenti più antiquate del sistema operativo di Cupertino, che si riteneva dovesse essere finalmente accantonato con l’arrivo di Mac OS X 10.5 Leopard. Apple lavora da tempo per introdurre sui propri sistemi il nuovo ZFS -un file system innovativo ed Open Source sviluppato da Sun Microsystem– e secondo alcune indiscrezioni già Leopard, con aggiornamenti futuri, potrebbe essere in grado di leggere dischi formattati con tale sistema. Come s’intuisce, un’adozione completa di un nuovo file system è però un’operazione molto più complessa e delicata, soprattutto quando deve essere applicata a prodotti che vantano una popolosa comunità di utenti, come nel caso di Apple. Da questo punto di vista il creatore di Linux e compagnia non possono certo vantare un’esperienza significativa.

Torvalds ha poi aggiunto che:

” Un sistema operativo dovrebbe essere completamente invisibile. Per Microsoft ed Apple è invece un modo per controllare tutto l’ambiente circostante […] e forzare le persone ad aggiornare il proprio hardware e le proprie applicazioni. “

Possiamo comprendere le posizioni del papà di Linux e certamente in parte ne condividiamo la spinta libertaria. Da qui a mettere sullo stesso piano Apple e Microsoft però ce ne passa. Torvalds dimentica forse di far notare anche che a dispetto di questa affermazione quasi tutte le grandi distribuzioni di Linux sfruttano delle User Interfaces decisamente Windows-Like, forse nel tentativo, ahimè quantomeno maldestro, di imitare uno dei due principali sistemi  semplicemente perchè si tratta del più diffuso. Se le installazioni di Linux su server stanno sempre più prendendo piede, grazie al vantaggio di essere meno costose e più affidabili, il pinguino fatica ad arrivare ad una percentuale decente di utilizzo parte dell’utenza desktop. Fatto salvo per qualche aspetto il progetto UBUNTU non esistono distro che possano in qualche modo concorrere con sistemi come quelli di Apple, anche perché, siamo realisti, l’intraprendenza di un gruppo, sia pure numeroso, di volontari, in questo crudele mondo non può nulla contro le strategie di una grande corporation funzionale e organizzata. Si aggiunga che Apple aggiunge  poi alla brillante organizzazione aziendale un costante reinvestimento di capitali nell’innovazione in modo da garantire all’end-user un prodotto funzionale, aggiornato e migliorato costantemente. Perchè un utente Linux possa trovarsi nella stessa condizione deve possedere un livello di esperienza tecnica che la stragrande maggioranza degli utenti desktop non hanno e, diciamolo, non aspirano ad avere.

Torvalds dimentica infine che gli utenti Apple acquistano i prodotti di Cupertino operando una scelta informata e consapevole mentre la grande diffusione dei sistemi Windows è garantita dall’impossibilità da parte della stragrande maggioranza degli utenti di acquistare un computer senza che vi sia necessariamente installato Vista (o XP per i più fortunati).

Commenti (12)

  1. “Da qui a mettere sullo stesso piano Apple e Microsoft però ce ne passa” E COME SE CE NE PASSA! il file system puo’ essere anche vecchio, ma son sicuro che a casa apple stanno lavorando a qualcosa di vermante buono, poi sai come’ le cose o non si fanno, o si fanno bene.Apple non puo’ rischiare di mettere “in campo” qualcosa che non e stato testato al 100%, no, CHI VA PIANO VA SANO E VA LONTANO.

  2. Sono d’accordissimo. Io sono anche un fan di Linux, ma in questo caso Torvalds secondo me si è lasciato un po’ troppo trasportare…

  3. Sono un felicissimo utilizzatore di Mac OSX, al quale sono passato l’anno scorso provenendo dal mondo windowsiano. Sono molto soddisfatto della mia scelta e ritengo che sia un sistema operativo oggettivamente superiore sia a Windows sia ai vari Linux (parlando non da informatico ma da semplice utente). Noto con rammarico, però, che nel mondo Mac vi è un atteggiamento un po’ torppo acritico nei confronti della Corporation Apple. Intendiamoci, credo che Jobs sia un personaggio eccezionale, un visionario e un comunicatore efficace, ed anche un innovatore. Queste sue qualità si trasmettono all’azienda che guida. Tuttavia non prendere in considerazione le istanze che provengono dai movimenti dell’open source e del free software a mio parere significa non vedere che le potenzialità liberatorie e realmente democratiche insite nella tecnologia, nella rete e nel mondo dell’IT sono sempre più messe a rischio: vi faccio un solo esempio, la lotta scatenatasi contro il peer to peer in America e la possibilità che i provider mettano fine alla neutralità della rete filtrando a loro piacimento i contenuti.
    Credo che anche solo ponendoci in un ottica di “consumatori”, bisogna avere sempre la consapevolezza della natura dei media che utilizziamo.

  4. Chi sia “oggettivamente superiore” mi lascia un po’ perplesso.
    Non volendo stare da nessuna parte direi che ognuno di questi ha sia pregi che difetti.
    Non mi piacciono le guerre sante o le persone che spacciano il loro OS preferito come ‘il migliore’.
    La visione di Torvalds, non so perchè, ma mi sembra un po’ di parte.
    Saluti.

  5. Alessandro: condivido a pieno le tue informazioni. Io ho riassunto la mia posizione con questa frase:
    “Possiamo comprendere le posizioni del papà di Linux e certamente in parte ne condividiamo la spinta libertaria”

    Forse sono stato un po sintetico ma vorrei aggiungere una cosa: sono consapevole anche io di ciò che dici ma, a parte i sostenitori del software libero come Torvalds, credo che Steve jobs sia abbastanza vicino a questa mentalità. Sicuramente lo è molto di più, e di conseguenza Apple lo è molto di più, rispetto a Microsoft e credo che scegliendo un Mac si possa ottenere un buon compromesso fra le due posizioni. Scegliendo un PC si favorirebbe una posizione completamente opposta, per cui contano solo le direttive finanziare e l’aspetto economico di una scelta.

    Microsoft ha sviluppato un sistema da carcerati come Vista, Apple iTunes, per contro ha creato i DRM solo per spronare le Major ad aderire ad iTunes. Il vero obiettivo di Steve era quello che sta raggiungendo con iTunes Plus, salvo che le major adesso gli stanno facendo passare un brutto quarto d’ora perchè non contente del dito vorrebbero il classico braccio.

    Salvo alcuni casi particolari e sparute eccezioni, io difendo Apple per questo. Un’azienda che molto meglio di altre sa governare le contraddizioni del sistema capitalistico, che sul piano della creatività e della libertà dell’informazione divengono spesso laceranti.

  6. linux sarà un buon sistema operativo!!! è UNO SCHIFO! e nn per caso è gratis

  7. Per quanto possa condividere qualcosa di questo post, credo di essere nella posizione sia di poter dire la mia dal punto di vista tecnico, sia di poter parlare con una certe imparzialità, poiché faccio uso sia di Linux che di prodotti Apple.

    Punto 1: il filesystem HFS+. Purtroppo ha pienamento ragione. È pessimo. Ed è anche falso che ci vuole un tempo epocale per integrare un nuovo filesystem in un sistema come quello di Apple solo perché ha un bacino di utenza considerevole. I sistemi operativi hanno quello che è chiamato VFS (Virtual File System) che permette di cambiare in maniera trasparente il file system concreto. Non resta dunque che effettuare un porting stabile di ZFS sotto OS X e via, rimandando a una seconda versione la gestione a livello di interfaccia utente di quelle che sono le funzionalità peculiari del filesystem concreto.

    Punto 2: presi in esame KDE e GNOME (i due maggiore ambienti desktop per Linux, di solito gli unici conosciuti da chi Linux non lo usa a fondo), il primo, fino al ramo 3.x, aveva delle HIG (Human Interfaces Guidelines) molto più Windows-like. Dalla 4.x in poi hanno riveduto e corretto molte cose, aumentando di molto l’usabilità.

    Ad ogni modo, che non si parli di tentativi maldestri, perché anche la versione 3.x di KDE ha una tecnologia di uno spessore tale, da elevarsi molto al di sopra dell’usabilità di Windows, introducendo principi e scelte che il sistema di MS si sogna la notte.

    GNOME, invece, da sempre stila le proprie HIG in base a quelle Apple, pubblicamente ed esplicitamente per segno di ammirazione e stima verso Apple per le scelte da essa fatte in campo di usabilità.

    Quindi, non diciamo che si “scopiazza Windows maldestramente”, perché stiamo dicendo delle falsità enormi.

    Punto 3: la diffusione di Linux su Desktop. Sono due i veri motivi perché questo processo è arduo, e nessuno ne parla mai. Innanzitutto Linux su questo deve competere con Windows più che con Mac OS X, poiché OS X è confinato sul proprio hardware, mentre Linux deve purtroppo essere quanto più cross-hardware possibile. Quindi, il primo problema di Linux sono le centinaia di società che non vogliono rilasciare driver.

    Il secondo “problema” è il compromesso tra grado di libertà e uniformità del prodotto. Purtroppo il principio alla base del microcosmo “open source” è quello di innalzare il più possibile il grado di libertà. Poi sono le distribuzioni a dover creare un ambiente uniforme e integrato. E Ubuntu ultimamente è l’unica che ci riesce bene. Tant’è che mia sorella, 20 anni, utilizzatrice di Linux + Gnome da 4-5 anni, assolutamente utente medio (studentessa di lingue) e per niente smaliziata tecnicamente, utilizza tutt’oggi tale sistema DA SOLA, senza mai chiedermi nulla.

    Quindi anche il discorso “devi essere un nerd, un hacker, un mostro per usare Linux su Desktop” è un mito.

    Tutto questo senza nulla togliere a OS X, ma per fare un discorso più equilibrato, che io mi sento di fare più di molti che hanno parlato qui o altrove nel web, poiché mi pongo in una posizione più super partes, con in più una conoscenza approfondita di ciò di cui parlo, sempre al contrario di molti che aprono la bocca per dare aria alle tonsille.

  8. @lucas: schifo? non esageriamo…il fatto che sia open lo rende il miglior sistema operativo in assoluto, il più fruibile e personalizzabile…anche per questo non ci saranno mai 2 persone con lo stesso identico linux. E’ anche per questo che sono ormai quasi 8 anni che utilizzo felicemente solo il pinguino, seppure cambiando spessissimo distro. Mac oSX è una via di mezzo tra ciò che c’è di buono in linux e la compatibilità (che ha un costo molto caro) che ha l’unica merda totale sul mercato (e guarda un pò…quella più cara, sempre economicamente parlando): winzozz. Se microsoft e apple smettessero di boicottare il prodotto open source (e qui non parliamo di software libero, nè di gnu…solo di os “aperto”, il che è MOOOOLTO diverso) per mac e win sarebbe la fine, e questo loro lo sanno. Immaginate ad esempio se adobe scegliesse di estendere la propria suite di programmi agli utenti (e sono sempre di più) che usano linux o bsd… beh, diverrebbero inutili sistemi operativi che danno continuamente schermate blu. Certo, i beniamini del progetto gnu non installeranno mai una suite adobe sulla propria distro, ma comunque la legge di mercato vede gli Stallmanniani (quelli davvero convinti – io stesso adoro stallmann come persona, ma con wine ho installato alcuni prodotti proprietari sulla mia ubuntu) in netta minoranza, perciò una decisione (che a mio avviso non è nemmeno tanto lontana) di creare dei binari x86 per linux-os di prodotti proprietari non è una ipotesi da escludere…. ma comunque non è questo il momento ne il luogo per discuterne. Dico solo che il vecchio e caro Linus, pur avendo la mia più grande stima per aver “creato” dal nulla l’os che è la mia vita, più di una volta mi ha stordito letteralmente con uscite “calderoliane” definirei, come quando disse che usare gnomer era “quasi un peccato capitale” o che usare ubuntu per lui era contro la sua filosofia… mah mah e ancora mah! OGNUNO è LIBERO DI FAR CIò CHE VUOLE…SE GLI UTENTI MAC SI TROVANO BENE CON IL LORO OS, SONO LIBERI DI USARLO anche perchè a mio avviso, osx è un ottimo sistema operativo…molto meglio di quelli che fanno schermate blu….

  9. @Mastru: schermate blu, schermate nere, questione di gusti.

  10. Linus torvalds ha perfettamente ragione a dire che mac usa un file system Vecchio,la apple deve tutto all’open source il primo kernel apple era open source e basato su free bds,quindi cari utenti mac non vi potete permattere di insultare il pinguino e tantomeno l’opensource.
    ciao

  11. Ho utilizzato tutti o quasi i sistemi operativi MS, mac os tiger ed alcune distribuzioni linux (in particolare Ubuntu 10.04). Per quanto mi riguarda (ma anche a detta di molti amici e conoscenti a cui ho installato Ubuntu o Mint che non sono espeti informatici), Ubuntu 10.04 è molto più veloce e notevolmente più semplice da usare di un qualunque windows e pure di mac os (ho provato solo tiger).

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