Il nuovo Apple Store di Palo Alto: un’esperienza assordante

di Redazione 2

Il nuovo Apple Store di Palo Alto, inaugurato il 27 ottobre scorso, è un gioiello di architettura che stupisce e si fa ammirare. Il vetro domina la struttura, dalla facciata alla copertura che ricopre il lungo spazio espositivo. La pietra che ricopre pavimenti e pareti contribuisce ad uniformarlo all’estetica cui ormai Apple ci ha abituato. Ma il nuovo Store ha un’acustica pessima e il livello del rumore all’interno, quando lo Store è affollato, diventa quasi insopportabile.

Ne scrive Jean Louis Gassée (non l’ultimo arrivato, insomma) in un articolo sul suo “Monday Note”. Il problema è conseguenza di una somma di fattori: le pareti parallele, la grande cupola parabolica in vetro che sovrasta tutto il negozio e i materiali audio-riflettenti che ne ricoprono praticamente ogni superficie utile. Gli allestimenti, quelli tipici, poco ingombranti, degli Apple Store, non aiutano ad assorbire il suono.

Gassée si chiede, un po’ provocatoriamente e citando il commento di un amico, se questo Store e i suoi problemi acustici non siano la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha portato al licenziamento in tronco di John Browett, responsabile della divisione Retail.

Probabilmente non c’è una correlazione diretta, e resta piuttosto da chiedersi come sia possibile che il pluripremiato studio Bohlin Cywinski Jackson non abbia seriamente considerato i problemi di acustica di un progetto così importante.

Il problema è amplificato (capito il gioco di parole?) dalla location. Se quello in questione non fosse l’Apple Store di Palo Alto, esempio designato per gli Store del futuro e punto vendita Apple più vicino al luogo in cui il co-fondatore Steve Jobs ha vissuto per la gran parte della sua vita, probabilmente il problema non sarebbe stato così evidente.Laddove c’era più bisogno di uno Store dall’atmosfera familiare, è sorto uno Store poco accogliente e freddo.

Apple, in ogni caso, non sta ignorando il problema, tutt’altro. Nello Store sono già stati installati dei misuratori di pressione acustica e i dipendenti (ai quali il problema può causare i danni maggiori) in questi giorni portano un piccolo microfono omnidirezionale su una spalla per il controllo dei livelli acustici ambientali.

L’analogia che propone Gassée in chiusura del suo pezzo è interessante:

“Forse questo è un caso di quelli che alla NASA chiamano ‘Launchpad Chicken’, una situazione in cui in tanti intuiscono i problemi in arrivo ma non dicono nulla in modo che sia qualcun altro a subire l’umiliazione di chiedere la cancellazione del lancio. Mi ricorda il flop delle Apple Maps: un problema ovvio e ignorato.”

Commenti (2)

  1. mah, mi vien da dire “tanto rumore per nulla”

  2. Credo che tutti gli Apple store abbiano un’acustica pessima.
    Soffitto e pareti di vetro e marmo perfettamente lisce e assenza totale di materiali fonoassorbenti.
    Sei poi il negozio si trova dentro un centro commerciale il rumore è presente anche quando è vuoto. Il problema dovrebbero risolverlo in tutti gli store ma probabilmente per non rovinare l’estetica non faranno mai niente: un po’ come per l’antenna dell’iPhone 4.

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